TARANTO- Tutto in poche ore. Arrivano le firme necessarie per il passaggio di proprietà. Gli ultimi soci rinunciano gratuitamente alle proprie quote e permettono a Nardoni di formalizzare la cessione del club tarantino ai fratelli Campitiello. La consegna delle chiavi della società rossoblù dovrebbe esserci domani.
Anche l’ex presidente Zelatore e il socio Bongiovanni sono decisi a rinunciare alle rispettive quote pur criticando il modus operandi dei futuri proprietari del Taranto. Domani Nardoni e Petrelli usciranno di scena, ma i due rappresentanti di maggioranza garantiranno l’iscrizione al campionato di serie D. I termini scadono venerdì prossimo. Ore infuocate nella città ionica. Intanto si sta già pensando al mercato, al progetto tecnico, al futuro allenatore. L‘uomo incaricato per queste operazioni è Francesco Montervino indicato dai fratelli Campitiello per costruire la squadra che dovrà recitare un ruolo di primo piano nel prossimo campionato di serie D.
Il primo tassello da porre è quello del tecnico. Nelle ultime ore alla panchina rossoblù è stato associato il nome di Massimiliano Favo, vecchia conoscenza degli imprenditori campani. Potrebbe essere lui a ricevere l’incarico di guidare il nuovo Taranto, di far meglio del tecnico uscente Papagni. La squadra. Però, è ancora tutta da costruire e le pochissime certezze di Nardoni e Petrelli si stanno via via dissolvendo.
Dalla vetrina del Taranto è stato rimosso un pezzo pregiato: Herna Molinari rappresentava il calciatore da cui ripartire. Quasi trenta gol nel passato campionato hanno spinto il Taranto in alto anche se la corsa della formazione rossoblù si è fermata appena cominciato il percorso play off. I Campitiello, imprenditori campani, hanno promesso una squadra di vertice. A imbastire le prime trattative ci sta pensando Montervino. A lui, tarantino doc, il compito di non far rimpiangere le scelte definitive che saranno operate nelle prossime ore con l’appoggio pieno della tifoseria rossoblù