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Lecce, Gotti: “A Salerno partita per gente vera”

LECCE – Il primo Lecce di Gotti è pronto a scendere in campo domani a Salerno.
Dove il Lecce troverà un ambiente infuocato non solo per la classifica di una Salernitana che anche con Liverani non è riuscita a svoltare, ma pure per l’ accesa rivalità tra le tifoserie, ma causa restrizioni non ci sarà il seguito di sostenitori giallorossi delle precedenti trasferte .

Gotti dopo quattro allenamenti è pronto a comporre il suo primo undici. Per Il tecnico veneto il debutto sulla panchina del Lecce è atteso per tanti motivi: il primo è capire se questa squadra aveva bisogno solo di una scossa oppure la lunga striscia di risultati negativi ha ragioni più profonde. “Dobbiamo riprendere quello che nell’ultimo periodo per mille motivi non riuscivamo a tirare fuori. Ci sono degli aspetti mentali, motivazionali, emotivi da riaccendere; poi ci sono degli aspetti da campo, ma non dobbiamo stravolgere le cose. Mi viene il dubbio casomai abbiamo fatto troppo perché la squadra è tanto viva”.

Il prossimo avversario è la Salernitana dell’ex Fabio Liverani: “Ho pensato solamente a noi. La squadra avrà uno spartito, c’è più la necessità di pensare a quello che dobbiamo fare noi che quello che farà la Salernitana

Nella squadra giallorossa non ci sarà Banda squalificato e infortunato (come Kaba), ma avrà tempo per recuperare vista la sosta imminente. Sarebbe stato molto importante, però, il suo contributo in questa partita. Gotti, dunque, chiamato a sostituirlo. Il neo tecnico giallorosso ha ritrovato Sansone, sua vecchia conoscenza ai tempi del Bologna come vice di Donadoni. “Lui era l’ultimo con cui parlare, l’ho avuto a Parma. Sono ignorante rispetto al percorso, non so tante cose, vedremo”.

Nella conferenza stampa di presentazione ha spiegato che non ci saranno stravolgimenti concettuali. “Pressione, attitudine difensiva, costruzione e lettura di alcuni momenti della partita. Gare come quella di domani sono per gente vera, sono partite ha certamente un peso e la sua importanza. Quello che sarà ce lo dirà il campo, quello che vorrei che fosse è il Lecce che tira fuori tutte le qualità che ha  e che spesso avete visto”.

Alla vigilia della prima partita sulla panchina del Lecce non ha voluto lanciare slogan: “No, cerco di stare lontano dagli slogan. Però, ieri, all’Acaya, ho visto una foto di Pelè e una frase attribuita a lui: uno sportivo non si giudica dal numero di vittorie, ma da come gioca la partita dopo aver perso”.

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