CronacaPolitica

Copertino, ancora polemiche su presunti casi di voti di scambio

COPERTINO- Nuove accuse a Copertino: le ombre sul voto di scambio continuano ad addensarsi sul comune al voto più popoloso, circa 25 mila abitanti, dei 29 leccesi che rinnoveranno tra qualche giorno le amministrazioni. Si accende la discussione anche sul voto di scambio. Il candidato sindaco, Pierluigi Pando, spiega che le distorsioni si verificano ovunque, ma è necessario che chi sa le cose faccia denunce chiare e circostanziate e che ci siano riscontri.

Il candidato del Movimento 5 Stelle Alessandro Trono bolla la vicenda come un modo di fare della vecchia politica.
Drastico anche il candidato Vincenzo De Giorgi. Sandrina Schito, invece, spiega che se avesse avuto dati certi avrebbe denunciato.

Anna Inguscio, candidata sindaco del Pd, ha presentato una ‘annotazione di servizio’ presso la caserma dei carabinieri di Copertino: si parla di fondi pubblici utilizzati per convincere alcune persone a votare uno dei candidati in campo.

L’avvocata di Copertino ha scelto di rivolgersi ai carabinieri dopo aver ricevuto questa notizia per interposta persona e nella puntata di Open ha bacchettato la dirigente di Sel, Anna Cordella, che avrebbe deciso di rivolgersi alla Prefettura, anziché fare una denuncia circostanziata ai carabinieri relativamente a presunti episodi di voto di scambio che si sarebbero consumati nel corso della campagna elettorale. “A differenza degli altri candidati non esco sulla stampa, ma vado dai carabinieri – ha detto la candidata del Pd -. Anna Cordella, invece, ha fatto solo un esposto in Prefettura”. Lo scontro tra la candidata sostenuta dal Pd e quella sostenuta da Sel si è ripetuto più volte nel corso della puntata anche a proposito della alleanza saltata tra i due partiti di sinistra.

Toni accesi e accuse incrociate. La campagna elettorale di Copertino rischia di finire in procura, se le accuse saranno verificate. Nessuno dei candidati nega che il voto di scambio sia una realtà in molti contesti, c’è chi invita a fare denunce circostanziate nel caso si venga a sapere di qualcosa, senza parlarne solo ai giornali. Ora spetterà alle forze dell’ordine tenere alta la guardia ed evitare anche strumentalizzazioni.

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