MERINE- Arriva un nuovo appello dai gemelli Quarta di Merine: le bollette del metano e quelle per la spazzatura sono un peso enorme che la famiglia di Marco e Sergio, allettati da una vita intera a causa della terribile distrofia di Duchenne, non può sopportare.
La storia è sempre la stessa: si immagina che, di fronte a non uno, ma due casi così gravi in un’unica famiglia, in un’unica casa, lo Stato ci sia, per agevolare in ogni modo non solo la sopravvivenza, ma una vita dignitosa alle persone affette da una così grave patologia. Eppure le battaglie che i genitori di Marco e Sergio affrontano, vanno ben oltre ogni limite. Battaglie per vedersi riconosciuti i diritti basilari, appelli arrivati fino a papa Francesco, al quale hanno scritto i ragazzi. Le bollette sono un macigno per chi dipende da due respiratori, 24 ore su 24.
E, se nessuno ha fatto nulla qui, l’aiuto concreto, un paio d’anni fa, è arrivato da un imprenditore milanese, titolare di Esperia, che da allora regala l’energia elettrica alla famiglia Quarta. Lui stesso ha scritto al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, affinchè facesse qualcosa perchè in questa casa si consuma in tre mesi l’energia che una famiglia media italiana consuma in un anno.
Metano a parte, c’è un’altra tassa che grava sui Quarta, come su tutti: quella sui rifiuti, per la quale il padre di Marco e Sergio ha chiesto al comune di Lizzanello l’esonero, anche alla luce del fatto che si tratta per lo più di rifiuti ospedalieri che vanno smaltiti in maniera particolare.
Metano e spazzatura: due bollette che certo pesano sui bilanci di tutte le famiglie, ma su questa molto molto di più. E da Merine parte l’ennesimo appello che non può cadere nel vuoto.
