Cronaca

Acceleratore lineare di ultima generazione, la Regione dice Sì all’Asl: “Ci sono i soldi”

LECCE- La battaglia per l’acceleratore lineare di ultima generazione anche nel Salento ha avuto un esito positivo. Mentre continua la raccolta firme nei comuni per chiedere alla Regione di fare presto, è arrivata la risposta dell’assessorato alla Salute: ci sono i soldi, la richiesta dell’Asl di Lecce può essere accolta.

La Regione ha previsto 2 milioni e 700 mila euro per uno strumento che cambierà la sanità leccese: si tratta di acquistare un macchinario che con un super-raggio intelligente sostituisce il bisturi, in grado di bruciare in pochi minuti cellule tumorali senza colpire i tessuti sani circostanti.

Tutto nasce da una denuncia che un cittadino ha voluto fare ai microfoni di Telerama, un anno fa: un salentino che per operare un tumore al cervello con un acceleratore di ultima generazione, il True Beam della clinica Humanitas, ha dovuto sopportare una serie di spese per curarsi a Milano.

L’uomo, dopo l’intervento, è riuscito a salvarsi: a Lecce non gli avevano dato molte speranze. Ecco perché, dopo quel servizio, è cominciata un’autentica battaglia per far sì che i salentini non continuino a essere costretti ai viaggi della speranza, per una sanità nel Mezzogiorno che possa permettersi la stessa tecnologia del nord e non resti di serie B.

Si sono mobilitati enti, alcuni politici e, soprattutto, l’Asl, di Lecce: il direttore, Valdo Mellone, ha avviato l’iter burocratico di richiesta delle risorse necessarie. In queste ore, è giunta la risposta della Regione: i soldi per l’acquisto dell’acceleratore lineare pubblico di ultima generazione ci sono.

Sarà la stessa casa a cui si rivolgerà l’Asl a formare il personale, perché si tratta di una tecnologia all’avanguardia. C’è di più: la regione vuole acquistare ben 4 acceleratori per la Puglia. Dall’assessorato di riferimento spiegano che si attende il rifinanziamento da parte dello Stato: entro massimo una decina di giorni.

“Stanno arrivando le coperture finanziarie non solo per gli acceleratori lineari, ma anche per il potenziamento dei grandi ospedali pugliesi”- promettono dall’assessorato regionale. Sui tempi per completare tutto l’iter burocratico non c’è certezza, ma sicuramente sapere che i soldi sono a disposizione è già un passo importantissimo.

Un acceleratore lineare come quello che è a disposizione della clinica milanese può essere usato anche nel corso di una chemioterapia ed è rivoluzionario nei trattamenti dei tumori per testa collo, metastasi addominali, lesioni inoperabili del fegato e del pancreas, carcinomi localmente avanzati, non operabili e altro. La nostra sanità potrà fare un grande passo avanti.

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