CASERTA- Un poliziotto in servizio alla Camera dei Deputati, è stato arrestato insieme ad un collega della Presidenza del Consiglio dei Ministri perchè avrebbe rivelato informazioni coperte dal segreto istruttorio: è salentino, di San Pancrazio, Cosimo Campagna, l’agente di 57 anni finito ai domiciliari nella maxi operazione anti camorra condotta dalla Squadra mobile di Caserta e da quella di Firenze, che ha portato all’arresto di 18 persone, alcune delle quali considerate vicine al clan dei casalesi, in particolare alle famiglie Schiavone, Iovine e Russo.
L’inchiesta è della DDA di Napoli, che indaga su infiltrazioni mafiose in Toscana e non è escluso un collegamento con la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex deputato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, e dunque anche con il caso Scajola.
L’agente salentino, in servizio presso l’ispettorato generale della Camera dei Deputati è accusato di essersi introdotto illecitamente nella banca dati dell’ufficio, per verificare i precedenti penali di una persona e per acquisirne informazioni su eventuali procedimenti penali e indagini a suo carico.
L’agente napoletano, invece, è accusato di aver fornito informazioni agli indagati su intercettazioni che li vedevano protagonisti e di aver diffuso notizie coperte dal segreto a politici, imprenditori e alte cariche istituzionali. Dunque i reati contestati ai due poliziotti sono favoreggiamento e rivelazione di segreto.
Per tutti gli altri, invece, le accuse sono di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, detenzione di armi, estorsione, traffico e spaccio di stupefacenti.