Cronaca

L’intimità violata: rapine, botte, truffe in casa

LECCE- Lecce è sgomenta dopo la rapina violenta in via De Gasperi, dove Fabio Ingrosso, bancario 42enne, è stato assalito da due banditi che gli hanno “rotto la testa” con il calcio della pistola e poi hanno rubato un Rolex e denaro contante. E tutto alla presenza del figlioletto della vittima, un bimbo di sei mesi.  Ingrosso se la caverà, ma poteva andare peggio.
Era in casa col bambini, al primo piano del civico 10 A, quando due individui hanno suonato il campanello e sono riusciti a farsi aprire la porta con una scusa: hanno detto di dover consegnare dei documenti per la moglie di Ingrosso, l’avvocato silvia Borgia. Hanno tirato fuori la pistola ed hanno colpito il padrone di casa, prima di togliergli il Rolex e prendere i soli 30 euro che erano in casa.

Due giorni prima, stesso copione a Surbo: due ragazzi hanno fatto irruzione in casa del gestore di distributori di benzina Salvatore Pareo, 72 anni, e lo hanno imbavagliato e picchiato: volevano i goielli. Ma in quel caso è finita diversamente: la gente per strada ha bloccato lo scooter dei rapinatori. Uno dei due è stato immobilizzato e consegnato ai carabinieri; l’altro è stato rintracciato e arrestato poco dopo. Erano due ragazzi di Trepuzzi. E anche i rapinatori di via De Gasperi avevano l’accenmto del posto.

Che siano rapinatori “improvvisati” o che sia gente che va a colpo sicuro, chi agisce lo fa senza scrupoli. Ma bisogna anche seguire la regola di sempre: mai aprire la porta a degli sconosciuti. Se qualcuno dice di dover consegnare qualcosa, la lasci pure sul pianerottolo. E ancora, chiudiamo a chiave la porta anche se siamo in casa.

Abbiamo chiesto dei consigli alla Polizia: ci hanno informato che, a Lecce, gira una donna che si spaccia per medico della Asl e truffa gli anziani. Qualche giorno fa, ha rubato la pensione -doppia- ad una coppia di vecchietti che abitano nel centro storico.  E ancora: non fornire informazione personali neanche al telefono. Non dire mai che si è anziani, o che si vive da soli, o che non siamo interessati ad avere internet. Niente di niente: se non conosciamo la persona all’altro capo del filo, chiudiamo il telefono e basta.

Intanto la Squadra Mobile della Questura di Lecce sta indagano sulla rapina in via De Gasperi, per la quale arriva la solidarietà dai gruppi Forza Italia Lecce, Grande Lecce, Lecce Città del Mondo in consiglio comunale (il consigliere Borgia è parente delle vittime).

“L’atto di inaudita violenza che ha coinvolto la famiglia Borgia-Ingrosso, nell’intimità della propria abitazione, deve portare tutti noi a una profonda riflessione e soprattutto deve richiamare l’attenzione sulla sicurezza in città. -scrivono- I leccesi oggi hanno bisogno di sentire la presenza delle istituzioni per ritrovare la fiducia minata da quanto accaduto, in pieno pomeriggio, in una zona centrale e tranquilla della città”.

 

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