Cronaca

Contaminazione da Pcb, dopo l’acqua controlli sui suoli di Seclì e Neviano

SECLI’- Non solo acqua. L’Arpa Puglia avvia i controlli anche sul suolo alla ricerca di Pcb tra Seclì e Neviano. L’annuncio è arrivato con una nota del 30 aprile scorso, indirizzata al Comune di Neviano e a firma del responsabile di Arpa Roberto Bucci. 

E questo mentre si attendono le analisi richieste ad Aqp dal Noe nell’ambito della nuova inchiesta sulla possibile contaminazione dei pozzi della zona. Controlli incrociati da un capo all’altro dei due comuni dell’arco ionico. Quelli effettuati nel 2011, secondo quanto comunicato da Arpa, dicono che la presenza del potente cancerogeno è stata riscontrata sotto la soglia di concentrazione.

Tuttavia, il nodo è un altro: il Pcb nell’acqua non dovrebbe affatto esserci. E’ per questo che la Asl ha comunicato la necessità di procedere a una valutazione complessiva dello stato generale della situazione al fine di rilasciare il certificato di agibilità per i pozzi in agro di Seclì, mentre Arpa ha annunciato che il monitoraggio su questo si estenderà anche su Neviano. Non solo. Si valuterà, appunto, la necessità di eseguire controlli sul suolo e sull’eventuale localizzazione e quantità di prelievi da effettuare.

Una vicenda intricata, nel complesso. Prende le mosse cinque anni fa ed è stata arricchita da una nuova denuncia del coordinatore regionale della Destra di base, Adriano Napoli.

Le nuove analisi saranno effettuate da Arpa a fine maggio, dopo la riattivazione del laboratorio di microinquinanti del dipartimento provinciale di Taranto, momentaneamente inagibile.

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