LECCE- L’augurio ai salentini da parte dei vescovi è, quest’anno, tutto dedicato alla speranza. La crisi, la povertà, incombono su troppe famiglie, ma chi ha fede nella luce non deve abbattersi. Una comunità che si stringe è una comunità più forte. E così è quella leccese, in un duomo gremito.
Mons. D’ambrosio, nel suo messaggio ne “il giorno del Signore”, focalizza l’attenzione sulla veglia della notte di Pasqua, sul rito del fuoco che con la sua luce rischiara le tenebre. E poi, con le parole di Matteo, racconta la Resurrezione: l’angelo del Signore che, sulla pietra del sepolcro, annuncia che Cristo è vivo.
“Durante il tempo di Pasqua sforziamoci però di vedere la gloria di Cristo risorto, che agisce realmente nella nostra vita -è il messaggio di Mons. Domenico Caliandro, vescovo della diocesi Brindisi-Ostuni- recuperiamo uno sguardo di meraviglia e di stupore verso il mondo e le persone che ci sono accanto: tentiamo l’ebbrezza del perdono, la semplicità di un sorriso, la soddisfazione di portare avanti un servizio o un lavoro utile per la società e per la Chiesa. Per questo, avvicinandoci alla Pentecoste, invochiamo con insistenza lo Spirito, perché ci renda consapevoli della bellezza della chiamata che Dio ci ha riservato e, con un cuore che non sa trattenere la gioia, diffondiamo con semplicità e costanza la benedizione del Signore risorto per noi”.
“Speranza” è l’augurio anche del vescovo di Taranto Filippo Santoro.