PAVIA- È tornato libero il leccese Ettore Filippi Filippi, l’ex sindaco di Pavia arrestato il 13 marzo scorso con l’accusa di corruzione. Sono scaduti infatti i 30 giorni di arresti domiciliari decisi dal gip Anna Maria Oddone. E dopo un mese parla da uomo libero e chiede che ci si sia un processo rapido che possa scongiurare l’eventualità della prescrizione .
“Per me la giustizia è come la religione-ha detto il 71enne con un alle spalle una carriera da poliziotto a Capo prima della Squadra Mobile di Pavia e poi della Squadra Volante di Milano– la rispetto. Ma è un mio diritto chiedere che sia veloce. Perché come uomo politico sto subendo un danno di immagine enorme”.
Ettore Filippi Filippi, 71 anni era stato arrestato dai carabinieri e dalla guardia di finanza di Pavia e ristretto ai domiciliari insieme all’imprenditore edile Ciro Manna. Gli arresti erano stati il risultato della prosecuzione dell’indagine chiamata «Punta est» e che riguardava la trasformazione di un’area destinata a servizi universitari poi diventata, grazie ad una falsa convenzione con l’ateneo pavese, disponibile alla vendita. Filippi fu accusato di aver intascato circa 200 mila euro grazie alla sua influenza politica.
“Ormai sono rassegnato a pagare i costi di immagine di questa iniziativa giudiziaria –afferma Filippi– ma sono fiducioso sull’esito dell’inchiesta. Mi auguro solo che il magistrato Paolo Mazza, di cui apprezzo il coraggio, chiuda le indagini in fretta: non voglio che si arrivi alla prescrizione dal momento che solo il processo stabilirà se sono colpevole oppure no”.
