SALENTO- Presunte molestie sulla figlia 13enne. Inviti a compiere atti sessuali che avrebbero portato la ragazzina anche a tentare il suicidio. Un 48enne del Sud Salento è finito nei guai. Il sostituto procuratore Roberta Licci lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di tentata violenza sessuale. E ha chiesto un incidente probatorio per blindare la testimonianza della ragazzina, dopo averne verificato l’attendibilità.
La richiesta è salita al quinto piano del palazzo di giustizia. A breve finirà sulla scrivania di un giudice delle indagine preliminari che dovrebbe fissare la data dell’udienza. I fatti sarebbero andati avanti fino al 20 febbraio scorso, quando, dopo il folle gesto, la 13enne si è decisa a denunciare tutto.
Alle spalle una situazione familiare difficile. L’uomo è già indagato per presunti maltrattamenti nei confronti della madre. Ma il 48enne non si sarebbe risparmiato gesti violenti anche nei confronti della figlia. E, approfittando anche del timore che la figlia nutriva nei suoi confronti, più volte l’avrebbe invitata a momenti di intimità, raccontandole che lui spesso visita una serie di siti pornografici.