Cronaca

Adusbef porta in Corte Costituzionale norma su limite pignoramenti stipendi

LECCE- Adusbef, con il vicepresidente nazionale Antonio Tanza, ha sollevato dinanzi al Tribunale di Lecce la questione di costituzionalità relativa all’art. 12 del cosiddetto Decreto “ Salva-Italia”. Tale norma prevede che stipendi, pensioni e altri emolumenti corrisposti dallo Stato, di importo superiore a mille euro debbano essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante, ovvero conti correnti bancari o postali.

Secondo l’associazione di consumatori si tratta di una previsione legislativa profondamente iniqua. Allo stato attuale si verifica, infatti, che il limite di pignorabilità pari ad un quinto operi solo quando il pignoramento avvenga direttamente alla fonte, ossia da parte dell’ente previdenziale o del datore di lavoro.

Se invece il pignoramento è effettuato in un secondo momento, ovvero presso la banca dove il dipendente o pensionato percepisce le medesime somme, il limite di un quinto non opera più.

Ciò significa che il limite che era stato previsto, viene legalmente superato, con la conseguenza che l’accredito sul conto corrente bancario o postale dello stipendio mensile o della pensione superiore a 1000,00 euro diventa interamente pignorabile.

Il Tribunale di Lecce ha sposato totalmente la tesi difensiva avanzata dall’Avv. Antonio Tanza, accogliendo l’ eccezione e rimettendo la questione alla Corte Costituzionale.

Articoli correlati

Incendio nel parcheggio dell’ospedale di Casarano: distrutte due auto

Redazione

Cade in un pozzo e muore sul colpo: vittima un 77enne

Redazione

Turista violentata? S’indaga anche per revenge porn

Redazione

Marisa e Romeo, un amore eterno: muoiono a due ore di distanza, uniti fino alla fine

Elisabetta Paladini

Esplosione a Castel D’Azzano: un Carabiniere rimasto ucciso era di Taranto

Redazione

Taranto, gioco illegale: le Fiamme Gialle sequestrano 22 apparecchi

Redazione