Politica

Manifestazione Forza Italia: decine di pullman dal Salento, in forse la presenza di Berlusconi

LECCE- Decine di pullman dal Salento, venti solo a Lecce, per affollare il palasport di Bitritto, domenica mattina alle 10,30: Forza Italia raduna il suo popolo, in occasione dei 20 anni della discesa in campo di Silvio Berlusconi, e cerca di dare nuovo slancio e nuovo entusiasmo al centrodestra. Sono previste 5 mila persone. Solo Fitto prenderà la parola e forse Amoruso.

Ancora non è stato sciolto il nodo della presenza del Cavaliere: in queste ore si lavora anche per questo. Si fa anche della dietrologia: c’è chi dice che non possa venire per non farsi vedere troppo vicino a Fitto e chi pensa che gli converrebbe venire per dare un segnale di attenzione. Fino all’ultimo istante non sarà chiaro se il Cavaliere preferirà intervenire di persona o con una telefonata.

Anche sull’organigramma nazionale non ci sono novità: il dibattito si è spostato sulla legge elettorale e nessun dubbio è stato sciolto. I rapporti con il Nuovo Centrodestra in Puglia sembrano più distesi rispetto a qualche settimana fa: a Bari si cerca di trovare la quadra, con Cassano che adesso vuole mediare: il comitato regionale si è riunito per formulare una proposta che consenta di consultare i baresi, prima di scegliere il candidato.

A Lecce, nonostante i botta e risposta degli ultimi giorni, dovuti a una riunione di maggioranza a Palazzo Carafa da cui sono stati esclusi i seguaci di Alfano, sembra che tutto sia rientrato. Ciò nonostante Paolo Perrone, dagli studi di Open lancia l’avvertimento: “Chi si sposta in altri partiti col fine di entrare in giunta si metta l’animo in pace: la giunta resterà la stessa e chi non vuol capirlo farà la fine di altra gente ben più influente che ha dovuto accettare le mie scelte”. Dai banchi del Nuovo centrodestra qualcuno spiega di non aver mai parlato di assessorati, ma c’è anche chi risponde con ironia: “Chi vivrà vedrà”.

Paolo Perrone è intervenuto anche nel dibattito sulle primarie baresi: “Sono necessarie solo quando servono ad allargare una coalizione: nel caso barese c’erano tanti movimenti che avevano già scelto Di Paola, non si poteva cambiare tutto per il Nuovo centrodestra”. Nel partito guidato da Alfano, intanto, si cerca di superare il dissidio dovuto alla costituzione del comitato leccese: dalla riunione barese giungono segnali di distensione, si studiano i metodi per dare a ognuno la posizione che merita.

 

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