ROMA- Dopo settimane di dibattito e di una lunga maratona parlamentare iniziata con la votazione nella notte del maxiemendamento alla legge di stabilità il Senato ha votato la decadenza di Silvio Berlusconi che perde pertanto lo status di parlamentare e che viene sostituito dal primo dei non eletti in Molise, Salvatore Di Giacomo, dove il leader di Forza Italia – che si era presentato in diverse circoscrizioni come capolista – aveva scelto di risultare proclamato. Di Giacomo , ha già fatto sapere che entrerà nel gruppo degli alfaniani e che sosterrà pertanto il governo Letta.
Il voto è avvenuto a scrutinio palese, nonostante fino all’ultimo gli esponenti di Forza Italia abbiano provato a chiedere la votazione segreta insistendo sul fatto che la deliberazione fosse sulla persona e che da regolamento e da prassi i voti sui parlamentari avvengono in forma riservata. Diversa, invece, l’interpretazione del presidente Pietro Grasso che ha più volte ricordato come nella fattispecie il voto non riguardasse la persona ma il completamento del plenum dell’assemblea di Palazzo Madama.
Berlusconi ha ribadito che non farà marcia indietro e non uscirà dalla scena politica, parlando di una giornata di lutto per la democrazia.
Solidarietà da più parti arriva dai parlamentari salentini che parlano di un momento amaro, e del funerale della democrazia.