LECCE- Non è un momento facile per Vendola: anche Sel, la sua creatura, nel Salento non naviga in buone acque. Le polemiche e i veleni precongressuali hanno travolto il partito del governatore. Come è avvenuto per il Pd, anche in questo caso cominciano a circolare accuse su tesseramenti gonfiati e contestazioni ai vertici del partito: da alcuni circoli giunge la richiesta di defenestrare gli attuali vertici.
“Alcuni dirigenti di circolo minacciano la spaccatura: non è una notizia edificante per un partito al 4 per cento” – ha dichiarato un ex dirigente. Ben 13 circoli salentini di Sinistra Ecologia e Libertà chiedono che il congresso provinciale leccese, previsto nelle prossime ore, venga rinviato, perché “non può svolgersi legittimamente – si legge in un documento inviato alle Commissioni nazionale e regionale per il congresso – in quanto i circoli del territorio non sono in grado di partecipare con cognizione di causa ed in assenza di regole certe, causa l’assoluta incongruenza delle delibere della Commissione per il congresso, che appaiono elaborate in maniera tendenziosa e non possono consentire un confronto democratico”.
Insomma, i circoli denunciano uno stato di caos scientemente orchestrato da qualcuno per manipolare le sorti del congresso. Accuse pesanti che potrebbero avvelenare il congresso leccese, che si terrà ugualmente al Tiziano di Lecce. Abbiamo cercato ripetutamente al telefono i responsabili Sel locali, Anna Cordella e Antonio Galati, ma non c’è stata ancora alcuna risposta.
Ma successivamente il consigliere regionale ha contattato la nostra redazione rinviando al congresso, validamente convocato e garanzia di dibattito democratico, ogni valutazione.