Politica

Pd: a Lecce è il giorno di Marra. Ma in provincia è ancora guerra

LECCE- Il congresso cittadino del Pd  leccese si celebra senza colpi di scena. Il candidato unico permette di consegnare il nome del timoniere senza intoppi. Una candidatura di area lettiana sostenuta anche dai renziani, come da accordi nazionali, e dai cuperliani costretti a convergere sul candidato unico per mancanza del proprio.

Il congresso provinciale, invece, resta la spina nel fianco del Pd. Tormentato, contestato, discusso, ha strappato il velo sulle lacerazioni interne al partito. Lo scandalo tessere gonfiate percorre l’Italia intera, ma per ora la commissione nazionale non ha ritenuto di dover fermare il congresso della Provincia di Lecce. I garanti vigileranno sul corretto svolgimento del congresso, ma intanto martedì a Roma si rivedranno quei 12 casi sospetti.

La richiesta del segretario regionale Blasi rivolta al presidente nazionale dei garanti Berlinguer, continua però a far discutere. Una bocciatura arriva da Friz Massa, che tra l’altro va oltre. “Blasi, dice, invece di denunciare quei problemi avrebbe dovuto risolverli”.

La campagna congressuale, comunque, per ora va avanti.

Ad Alessano il dibattito congressuale è stato interrotto da una ressa. Anche il recente aumento delle tessere degli iscritti al partito ha surriscaldato gli animi. Tanto da registrare qualche malore tra i vecchi militanti

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