CronacaPolitica

Tap, il sottosegretario: “Rispetteremo la consultazione popolare”

LECCE- “Il governo sarà parte attiva e ha assunto oggi la responsabilità di rispettare l’esito della consultazione popolare sul gasdotto”. Le parole sono dell’assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, pochi minuti dopo l’incontro che si è svolto in mattinata a Bari con il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti. Al centro della discussione Tap, il mega tubo che partirà dall’Azerbaijan per attraversare i Balcani e approdare a San foca.

Il secco no del territorio, che nei prossimi giorni verrà formalizzato anche con le delibere contrarie dei Comuni di Caprarica e Calimera, non sarà destinato, pare, a rimanere inascoltato. Il procedimento di consultazione della cittadinanza attiva, partorito da Minervini, è stato sposato dal governo.

Lo ha ripetuto più volte De Vincenti, quando ha incontrato la delegazione del governo pugliese, rappresentata anche dal presidente del consiglio regionale Onofrio Introna, dalla vicepresidente e assessore all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, dall’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, dall’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro.

Soddisfatto Minervini:“De Vincenti, che ha parlato anche in nome del ministro dell’Ambeinte Andrea Orlando- dice, ha assunto anche la responsabilità di sincronizzare il procedimento dal basso con l’iter amministrativo ufficiale, per utilizzare gli esiti che verranno a galla nella fase finale di competenza del ministero. È ovvio che il processo può arrivare a suggerire ipotesi diverse per l’approdo”. Insomma, ritornano in auge anche le altre ipotesi scartate dalla multinazionale, le 4 del brindisino. Priva di fondamento, invece, è stato detto, è l’ipotesi Taranto.

“I due processi, tecnico e di ascolto attivo della popolazione locale, viaggeranno di pari passo- assicura Loredana Capone-. Il 6 novembre si insedierà la questione presso il comitato via regionale, prima di avviare anche la procedura via nazionale”.

Gli esiti, dunque, stando a questi presupposti, sono tutti da scrivere. E la partita potrebbe riaprirsi.

La Lilt di Lecce ha avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione, aprendo le sue 28 sedi sparse sul territorio provinciale per una raccolta firme per ribadire il no all’opera. “I tempi stringono- dicono dalla Lega Tumori- e occorre fornire un surplus di argomentazioni. La data utile per far arrivare al ministero dell’Ambiente le osservazioni sul gasdotto TAP è il 10 novembre.

L’emergenza sociale-sanitaria dello stato di salute del Salento e della Puglia correlato all’ambiente è ampiamente documentata da fonti scientifiche indipendenti che ne evidenziano la gravità e la compromissione”.

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