LECCE- Alessio Bellanova non parla. Il 31enne vittima dell’agguato consumato nell’atrio del palazzo in cui abita, a San Pio, non vuole dire nulla, non ha niente da dire agli agenti della Squadra Mobile che stanno indagando sul suo ferimento. E in queste ore gli investigatori stanno cercando di fare luce su quanto è successo. Una ad una, in questura, stanno ascoltando tutte le persone vicine alla vittima.
Bellanova è un personaggio ben noto alle forze dell’ordine. È la persona che si trovava accanto a Davide Vadacca la sera del ferimento alla esso, ed è lo stesso che fu sorpreso con un carico di cocaina in auto e poi arrestato. L’agguato si è verificato in pieno giorno, attorno alle 13. Chi ha sparato non ha avuto scrupoli.
Ha citofonato con una scusa e lo ha fatto scendere. A premere il grilletto sarebbe stato un uomo col volto coperto da casco integrale. Qualcuno lo attendeva fuori in moto. Due i colpi hanno raggiunto il 31enne: uno alla tibia e l’altro al piede sinistro. Il malvivente ha continuato a sparare ma Bellanova è riuscito a rifugiarsi nell’ascensore.
Il fascicolo d’inchiesta è stato affidato al sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia Guglielmo Cataldi.