TARANTO- “Enrico Bondi ci ha comunicato il rinvio a fine ottobre della presentazione del piano industriale dell’Ilva”. La notizia non tranquillizza i sindacati che oggi hanno incontrato a Roma per la prima volta il commissario nominato dal governo. “E’ un fatto che non ci fa stare tranquilli – sottolinea in una nota il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini – perché non vorremmo che l’attenzione sia tutta sull’applicazione dell’Aia e vengano sottovaluti gli investimenti in sicurezza, ricerca e sviluppo verso nuovi prodotti, necessari per riconquistare fette importanti di mercato.
E’ indispensabile che i tempi di realizzazione del piano industriale siano rispettati e che il suddetto piano, oltre agli impegni verso l’Aia, contenga anche azioni e investimenti sul mantenimento della capacità produttiva e del livello occupazionale del gruppo”.
L’incontro fra il commissario straordinario e i rappresentanti dei lavoratori è stato “interlocutorio”, hanno detto i sindacalisti, aggiungendo che Bondi incontrerà il 15 settembre i tre saggi nominati dal ministero dell’Ambiente e il 15 novembre ci sarà un nuovo confronto con le organizzazioni dei lavoratori.
Per questo, spiegano dall’entourage di Bondi, i tempi per la presentazione del piano industriale non sono ‘slittati’ ma rispettano quelli dettati dal decreto con cui il commissario è stato nominato. Per l’attuazione dell’Autorizzazione integrata ambientale, riferiscono sempre fonti sindacali, Bondi conta di spendere una cifra compresa tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro in un triennio.