Cronaca

“Ti buttiamo a mare”, la brutta avventura di una non vedente

BRINDISI- La madre degli ignoranti è sempre incinta verrebbe da dire dopo aver appreso la brutta avventura di due amiche per la pelle Kedrit e Vera, la prima una ragazza di 24 anni non vedente, la seconda un cane, un Golden Retriver per la precisione, minacciate e insultate a bordo di una nave traghetto che collega Valona a Brindisi. “Buttiamo a mare te e il tuo cane” si sarebbe sentita rispondere la giovane dallo staff del traghetto.

Ma andiamo con ordine. Kedrit Shalari è una studentessa non vedente di 24 anni, che da 10 anni vive in Italia. Lo scorso 16 agosto, dopo aver trascorso un mese in Albania dalla famiglia, Kedrit  sta effettuando il suo viaggio di ritorno in Italia.

La giovane, nonostante il grave handicap, si muove autonomamente grazie proprio al suo fedele cane guida di nome Vera. Tutto procede nel migliore dei modi, finchè la giovane e Vera non salgono a bordo della nave traghetto Voyager European’, della compagnia European Ferries.

Qui la giovane non vedente sarebbe stata raggiunta da due persone dello staff che le avrebbero vietato l’accesso all’interno della imbarcazione: ”Il cane non puo’ entrare”, le avrebbero detto. ‘‘Gli stessi operatori – ha spiegato poi la ragazza nella denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Racale, una volta giunta in Italia – si rifiutavano di leggere la documentazione del cane che attesta la possibilita’ di accesso a ogni luogo ed esercizio pubblico dei cani guida, anche laddove l’accesso ai cani e’ vietato l’ingresso”. 

”Lo staff – si legge ancora nella denuncia – ha minacciato di espellermi dal traghetto se non mi fossi spostata da tale area, buttandomi a mare insieme al mio cane guida. Mi intimavano poi di viaggiare sul ponte, all’aperto, per un viaggio di durata di 5 ore e mezzo. Il ponte di un traghetto e’ adibito a zona fumatori, e non al trasporto viaggiatori”. Secondo quanto riferisce la ragazza, nonostante la richiesta, non le sarebbe stato concesso di parlare con il capitano perche’ ”dormiva e non poteva”. La brutta vicenda e’ stata resa nota da un blog animalista, animebastarde.it, sul quale sono intervenuti diversi per stigmatizzare l’accaduto.

Resta la pietà non certamente per Kedrit e Vera, che forti della loro amicizia sanno volar alto, ma per quei poveri ignoranti che dietro ad un cane hanno visto solo un cane e non una creatura capace di dare amore immenso, più di quanto riescano a fare, a volte, i cosiddetti umani. 

 

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