Cronaca

Piano di Zona 2013, dalla Regione 10 mln. “Spenderli tutti e bene”

TARANTO-  10 mln di euro dalla regione per taranto. Un finanzaimento per il  piano di zona 2013-2015 e che rientra nel Piano Regionale per le Politiche Sociali. Obiettivo: la costruzione di un sistema di servizi proteso al miglioramento della qualità della vita. Attraverso l’ Aumento servizi di cura · Riduzione della povertà e dell’esclusione sociale · Incremento della partecipazione al mercato del lavoro delle persone con disabilità e con maggiori sintomi di disagio sociale

· Rafforzamento della capacità amministrativa nel settore delle politiche sociali con incremento di occupati con qualifica nei servizi di cura ed incremento delle imprese sociali attive. Difficoltà da superare

· Non tutte le risorse disponibili sono state spese, in passato, per mancanza di personale per gare d’appalto

· Difficoltà, in alcuni ambiti, di progettazione mirata

A rendere disponibile il finanziamento, non solo la regione, ma anche le asl ed eventualmente i privati.

La provincia di Taranto nel particolare è divisa in sei ambiti.  E Sarà destinataria, per effetto dei trasferimenti, di 5mln 200 mila euro, circa; vanno aggiunti 337.747 euro di dotazione alla Provincia e le risorse (da calcolare) del Fondo di Coesione e Piano di Azione. In totale, Taranto e la sua provincia dovrebbero ottenere 10 milioni circa, solo per la prima annualità (2013) . quanto ai Tempi: Dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione della deliberazione di Giunta regionale, trascorrerano i 60 giorni entro i quali l’Ambito territoriale sociale con il suo Ufficio di Piano elabora la proposta di Piani sociale di Zona per il terzo triennio.

E’ auspicabile – dichiara in merito ilc oncigliere regionale Annarita Lemma – che al più presto venga avviata l’azione di coinvolgimento, confronto e partecipazione del partenariato sociale. Ed è importante che si dispongano, nei tempi giusti, le procedure necessarie per l’affidamento dei servizi. Tutto ciò è particolarmente utile in una fase così critica dal punto di vista economico e sociale.  Ai Comuni, soprattutto, l’onere di individuare gli obiettivi prioritari che il territorio pone in evidenza. I problemi ci sono, i fondi pure. Bisogna attivarsi per progettare, programmare e spendere sino all’ultimo euro disponibile.  Spendere bene, spendere tutto.”

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