LECCE- Gli uomini della Digos hanno sbobbinato ed analizzato queste immagini fotogramma per fotogramma ed hanno arrestato altre tre persone, protagoniste di queste scene. Sono i video, ormai noti e andati in onda sulle tv nazionali, del dopo Lecce-Carpi, la partita disputata nel pomeriggio del 16 giugno, nello stadio Via del Mare, e che ha decretato la permanenza il Lega Pro dei giallorossi e la salita in serie B degli emiliani. Al triplice fischio dell’arbitro, si è scatenata la furia di un gruppo di ultrà.
Due settimane dopo sono scattati gli arresti per 10 persone riconosciute nelle immagini girate dalle telecamere ed un obbligo di dimora.
Ora se ne aggiungo altri tre: Michel De Matteis, 26 anni, di Copertino. La Digos ha inviato i fotogrammi che lo ritraggono lanciare qualcosa verso le forze dell’ordine;
Simone Giannini, 28 anni, di Nardò. Avrebbe partecipato all’aggressione dello steward sulle scale che portano agli spogliatoi. Aggressione alla quale ha preso parte anche Massimiliano Stefanizzi, 34enne nato e residente a Firenze. Evidente il pugno che ha sferrato allo steward.
Come il bolognese ed il palermitano arrestati per gli scontri, anche lui -seppur toscano e non leccese- ha dimostrato l’attaccamento agli ultrà giallorossi tant’è che, già nell’ottobre 2010, fu denunciato e diffidato dopo la partita Roma-Lecce, insieme ad una trentina di tifosi leccesi: anche in quel caso ci furono scontri in campo e fuori: qualcuno tirò anche il freno d’emergenza del treno su cui viaggiavano, fermandone la corsa.
Per tutti e tre ora sono stati disposti gli arresti domiciliari, su provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari annalisa De Benedictis su Richiesta del Pubblico Ministero Massimiliano Carducci.