Cronaca

Ruba mucche e cavalli a Francavilla, arrestato a Taranto

TARANTO- Sfonda il muro con un camion, entra nella masseria e, quindi, libera il bestiame. Poi fugge via con un prezioso carico di 17 bovini e 2 cavalli. Infine, viene acciuffato in superstrada dai carabinieri che lo arrestano.

Scene da moderno far west, nella notte, tra Francavilla Fontana e Taranto. Proprio nei pressi dell superstrada, tra le mura della Masseria Trisolino, a ridosso della zona industriale della CittĂ  degli Imperiali. Masseria finita nel mirino di un uomo originario di San Severo, provincia di Foggia, che a bordo di un grosso camion ha fatto irruzione, a suon di muri e recinzioni sfondate, all’interno del cortile. Tutto è durato pochi minuti. Francesco De Biase, giĂ  noto alle forze dell’ordine, ha messo in atto una sceneggiatura degna di un mix, forse non voluto, tra Sergio Leone e Clint Eastwood.

Essì, perchĂ© proprio come in uno dei tanti western, o spaghetti western, l’obiettivo dell’uomo erano i capi di bestiame chiusi nella stalla e in alcuni recinti.

Dopo aver scassinato qualche lucchetto e qualche serratura, la scena holliwoodiana era ben che serviti. Solo che al posto di un carro, e soprattutto degli indiani, c’erano De Biase e il grosso furgone. Sul mezzo, sono stati caricati i bovini e i cavalli. Poi la fuga nelle praterie. O meglio, sulla statale che, dalla cittĂ  degli imperiali porta a Taranto. Ed è proprio nei pressi del capoluogo ionico che De Biase è stato intercettato. Il furto, infatti, non era passato inosservato ai gestori della masseria, che avevano prontamente avvisato i carabinieri della compagnia di Francavilla. Da lì, è partita l’allerta. Con i carabinieri del comando provinciale ionico abili nel rintracciare il mezzo, identificare De Biase e scoprire, celato nel furgone, l’animalesco bottino.

Tutti i capi sono stati riconsegnati al legittimo proprietario, mentre il 25enne è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di  Taranto. L’accusa a suo carico è di rapina impropria, furto aggravato e, ovviamente, abigeato. Fossimo negli anni 70, abbastanza da produrci un epico film. Il titolo? Tutto per un pugno di vitelli!

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