FASANO (BR)- Abuso d’ufficio in concorso. Con quest’accusa sono stati rinviati a giudizio l’ex assessore regionale del Pd, Fabiano Amati, il sindaco di Fasano, Lello di Bari e un architetto del comune di Fasano, Davide Maria Dioguardi. Secondo i firmatari di un esposto e secondo il pm titolare delle indagini, Valeria Farina Valaori, nel 2009 Amati, all’epoca consigliere comunale d’opposizione, a causa di alcuni legami di parentela non avrebbe dovuto occuparsi del piano di recupero dei centri storici di Fasano, Savelletri e Torre Canne. I tre sono accusati di presunti favori nei confronti di alcuni parenti di Amati, proprietari di immobili in città.
Amati, all’epoca, pur sedendo tra i banchi della minoranza, ottenne da Di Bari la delega per seguire l’iter di approvazione definitiva dello strumento urbanistico per gli interventi edilizi nel centro storico della città. Secondo il sindaco, Amati era la persona più adatta avendo svolto nell’Amministrazione precedente, l’incarico di assessore all’Urbanistica. Alle polemiche di natura politica di allora sono seguiti quelo stesso anno i ricorsi al tar per la presunta incompatibilità di Amati dovuta alla presenza di abitazioni di proprietà dei suoi famigliari.ma secondo il tribunale amministrativo il piano di recupero non era viziato da alcuna irregolarità. A breve la vicenda sarà discussa in sede penale
Il processo inizierà il 17 dicembre. I tre imputati hanno chiesto la formula del rito abbreviato.