BRINDISI – Una volta, “passato l’incendio, gabbato lo santo”. Nella fattispecie, nessuna particolare sanzione o provvedimento. Ora, però, la musica è cambiata anche in provincia di Brindisi dove i vigili del fuoco del Comando provinciale e i colleghi dei distaccamenti di Francavilla Fontana e Ostuni, una volta placate le fiamme che nel periodo estivo interessano principalmente le temibili e classiche sterpaglia, si trasformano in veri e propri tutori della legge.
Prendendo spunto, infatti, dal decreto della giunta regionale pugliese, il numero 195 dello scorso 26 marzo, i pompiere stanno provvedendo a segnalare alle autorità competenti quelle situazioni di pericolo oggettivo sparse tra centri urbani ed extraurbani. Situazioni che, in buona sostanza, da un piccolo incendio di sterpaglie possono poi provocare danni ben peggiori, con fiamme capaci di propagarsi anche verso immobili, auto, boschi e chi più ne ha più ne mette.
Spesso sono proprio i titolari di terreni incolti a finire nel mirino dei vigili del fuoco. Ma non solo. L’articolo 10 del decreto prevede, per esempio, che i proprietari, gli affittuari e i conduttori degli oliveti e dei vigneti devono provvedere all’eliminazione dei rovi e della vegetazione infestante nonchè dei residui colturali che possono essere causa di innesco o propagazione di incendi. E prescrizioni simili riguardano anche gli enti locali come, piuttosto, le attività produttive e turistiche. In caso di controlli e mancano rispetto delle norme, le sanzioni sono salatissime. Si va dai mille euro fino agli oltre 10.000. E le multe, in questi giorni caldi, non stanno certo mancando.
Nell’ultimo weekend, in tutta la provincia di Brindisi, sono stati redatti circa una decina di verbali per decine di incendi dovuti all’incuria e alla mancata prevenzione dei titoli dei fondi. Incendi, quindi, sicuramente evitabili. Come i salati verbali e come l’impegno dei pompieri per un lavoro senza prezzo.