Cronaca

“Mia moglie è innocente”, il marito di Tiziana Deserto chiede la grazia a Napolitano

TORRE S.SUSANNA (BR)  –   Porta sempre la fede al dito Massimo Geusa, il padre della piccola Maria, uccisa nel 2004 a Città di Castello, a soli 2 anni. Crede nell’innocenza della moglie, in carcere per concorso in omicidio.

Secondo il 39enne, originario di Erchie e residente a Torre S.Susanna, l’unico responsabile della morte della figlia fu Giorgio Giorni, l’imprenditore edile con cui Tiziana Deserto aveva una relazione extraconiugale. Un tradimento che Massimo è riuscito a perdonare.

Dopo aver seguito tutte le fasi del processo e dopo aver riletto attentamente le carte, lo scorso aprile Massimo Geusa ha chiesto la grazia al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una domanda che è stata presa in carico dal Ministero della Giustizia. E in questa battaglia, è sostenuto dall’Associazione ‘Nessuno tocchi Caino’, che ha preso a cuore la sua storia.

Ogni due settimane, tra le mura del Carcere di Trani, marito e moglie pregano insieme per la loro bambina, pregano per avere una seconda possibilità.

Con gli occhi lucidi e la voce rotta dall’emozione, Massimo parla del suo amore sincero nei confronti della moglie.

 

 

 

 

 

 

 

 

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