TARANTO – “La Corte Costituzionale, all’esito dell’udienza pubblica e della camera di consiglio relativamente ai procedimenti promossi dal GIP e dal Tribunale di Taranto sulla cosiddetta legge ‘salva Ilva’ – si legge nel comunicato della Corte – ha ritenuto in parte inammissibili e in parte non fondate le questioni di legittimità costituzionale.
La decisione è stata deliberata, tra l’altro, in base alla considerazione che le norme censurate non violano i parametri costituzionali evocati, in quanto non influiscono sull’accertamento delle eventuali responsabilità derivanti dall’inosservanza delle prescrizioni di tutela ambientale, e in particolare dell’autorizzazione integrata ambientale riesaminata, nei confronti della quale, in quanto atto amministrativo, sono possibili gli ordinari rimedi giurisdizionali previsti dall’ordinamento.
La Corte ha, altresì, ritenuto – conclude la nota – che le norme censurate non hanno alcuna incidenza sull’accertamento delle responsabilità nell’ambito del procedimento penale in corso davanti all’Autorità Giudiziaria di Taranto”.