OTRANTO (LE) – Oggi 28 marzo, ricorre il 16° anniversario della tragedia ribattezzata ‘Strage del Venerdì Santo’ avvenuta nel Canale di Otranto, durante la quale 108 albanesi tra cui donne e bambini, persero la vita morendo affogati all’interno della barca ‘Kater I Rades’, battente bandiera albanese, speronata nel Canale nell’operazione di ‘Respingimento di profughi’.
Ma è una data già dimenticata, commenta Klodiana Cuka, Presidente di ‘Integra Onlus’: “Provo profondo rammarico per come le istituzioni abbiano già dimenticato l’avvenimento e per come il Comune di Otranto in particolare abbia gestito il monumento dedicato alle vittime.
L’associazione per via dell’indifferenza dimostrata dalle Istituzioni, ha deciso di non dare luogo quindi a nessuna manifestazione.
Nelle foto si vede lo stato in cui si trova quello che sarebbe dovuto diventare un monumento alla memoria: Purtroppo i lavori di recupero non sono mai stati portati a termine. Non è stata nemmeno realizzata una targa di ricordo che spiegasse ai visitatori di Otranto il significato della nave”.