LECCE – Arrivò in ospedale in fin di vita: qualcuno che non aveva visto in viso – raccontò- lo aveva accoltellato. Ma ora, un mese e mezzo dopo quel misterioso episodio, i Carabinieri hanno arrestato lui.
Antonio Vizzino, 57 anni, originario di Minervino, in realtà fu accoltellato mentre rubava in un negozio e a ferirlo fu il titolare.
I fatti risalgono alla sera del 25 novembre scorso, è successo a Reggio Emilia.
Fu il fratello di Vizzino, Giuseppe, ad accompagnarlo al pronto soccorso dell’Arcispedale ‘Santa Maria Nuova’. Le condizioni del ferito erano gravi. La versione dei due fratelli salentini fu che Antonio, con precedenti penali alle spalle, mentre era seduto su una panchina all’esterno del Circolo ‘Il buco magico’ in via Martiri di Cervarolo, fu accoltellato all’addome da un misterioso aggressore.
Ma la ricostruzione dei Carabinieri del Nucleo investigativo della Compagnia di Reggio Emilia ha chiarito tutta la vicenda: secondo gli inquirenti, i fratelli Vizzino con la complicità di un napoletano, erano a Scandiano per mettere a segno il furto in un negozio, ma il proprietario, accortosi della presenza dei ladri, ha reagito ferendo Antonio Vizzino. Quest’ultimo avrebbe quindi inventato la storia dello sconosciuto aggressore, mentre il titolare del negozio chiamò i Carabinieri ma non disse loro di aver ferito uno dei ladri.
Tornati nel Salento, entrambi i fratelli sono stati arrestati per tentato furto aggravato.
Nei guai anche il proprietario del negozio, indagato per tentato omicidio. Trovato e sequestrato il coltello.