Cronaca

Estorsioni mafiose, gli strozzini tornano in carcere

LECCE – L’aggravante del metodo mafioso riporta dietro le sbarre Gianfranco Mezzolla e Angelo Librato, ritenuti responsabili di usura ed estorsione continuata ai danni di un imprenditore di Erchie. Ottenuta la libertĂ  lo scorso 16 ottobre per un vizio di forma, oggi, su richiesta del Sostituto procuratore della DDA di Lecce, Alberto Santacatterina, il 45enne di San Pancrazio e il 32enne di Mesagne, tornano in carcere con l’operazione “Last Cash parte II”, che porta la firma dei Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana.

Ravvisati gli estremi del concorso esterno di tipo mafioso, la Direzione Distrettuale Antimafia ha avanzato una nuova richiesta di custodia cautelare, accolta dal Tribunale di Lecce. Mezzolla e Librato, che ora sono rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola, hanno infatti in più occasioni sfruttato il potere intimidatorio derivante dalla parentela vantata da Librato con il boss della Scu, Francesco Campana e della protezione di alcuni pregiudicati.

La vittima, Paride Margheriti, assicuratore 33enne di Erchie, ha piĂą volte ricevuto minacce di ritorsioni da parte degli affiliati al sodalizio, in caso di scarsa collaborazione.

Per anni ha, dunque, subito l’azione criminosa dei due strozzini che pretendevano interessi usurari da capogiro, con tassi superiori al 400%, a fronte di un prestito iniziale di appena 10.000 euro, risalente al novembre 2010.  65.000 euro la cifra maturata e pretesa in poco piĂą di un anno, oltre alla consegna dell’Audi A3, ottenuta con la forza, e la promessa di altri 24.000 euro.

Nel mirino degli usurai era finita anche una conoscente di Margheriti, impiegata alle Poste di San Pancrazio, dove il duo aveva programmato una rapina, proprio nel giorno del primo arresto, allo scopo di recuperare somme illecite. Oltre alle eccessive richieste, i carabinieri hanno accertato l’uso di una violenza inaudita nei confronti della vittima principale, piĂą volte picchiata e addirittura minacciata con una pistola.

Poi, nel mese di agosto, il coraggio ha spinto l’imprenditore a denunciare tutto ai militari che, attraverso accurate  indagini, hanno portato a galla gli affari sporchi di Mezzolla e Librato.

Per l’assicuratore di Erchie, assistito dall’Avvocato Pasquale Fistetti, è giĂ  stata avviata la pratica per l’accesso al Fondo delle Vittime di Usura grazie alla collaborazione dell’Associazione antiracket di Francavilla.

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