TARANTO – Sindaci della Provincia in rivolta sui treni negati. Tagli che significano per i Sindaci una vera e propria discriminazione nei confronti di Taranto e della Provincia.
Una protesta che si traduce in un documento nel quale i primi cittadini dei Comuni della Provincia di Taranto “prendono negativamente atto che i Comuni della dorsale jonica (Reggio Calabria-Crotone-Cosenza-Potenza-Matera e Taranto) subiscono ancora una volta i tagli compiuti da Trenitalia sulla tratta jonica e che di fatto impediscono il diritto alla mobilità ferroviaria da parte di migliaia e migliaia di cittadini delle rispettive Province verso il nord e da Taranto verso la Calabria e la Sicilia.
Assistono da una parte ad un potenziamento dei servizi sulla dorsale tirrenica e minore su quella adriatica con la totale cancellazione dei servizi della dorsale jonica – e continuano i Sindaci – E’ un palese atto discriminatorio che va rimosso senza indugi già a partire dal 9 dicembre prossimo con l’attivazione del calendario invernale.
In questo senso i Comuni della Provincia di Taranto rivolgono appello al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore regionale alla Mobilità Minervini, a tutti i Parlamentari jonici, ai Consiglieri regionali, perché si dia priorità all’interno della vertenza della Regione Puglia con Trenitalia e Governo nazionale, ai collegamenti ferroviari di Taranto e della sua Provincia”.