TARANTO – Un accordo che ha fatto scattare la polemica. E’ il patto firmato all’Ilva il 10 novembre 2010 tra le azienda e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici. Un accordo che regola il lavoro al Mof, il reparto Movimentazione Ferroviaria dove, martedì scorso, è morto Claudio Marsella 29enne di Oria travolto, stando alle prime ricostruzioni, dal locomotore mentre era al lavoro nello stabilimento.
Il corpo di Claudio, è stato trovato ai piedi del macchinario nel reparto Mof. Claudio sarebbe rimasto schiacciato durante le operazioni di aggancio della motrice ai vagoni. Un accordo di cui non si è parlato per 2 anni, ma che è saltato fuori proprio dopo l’incidente.
In quel reparto dovrebbero essere impiegate 3 persone e non una. Ma a fronte di 450 euro a favore dei lavoratori, il numero di dipendenti è stato portato ad uno. Così Claudio si è trovato solo al momento dell’incidente. E mentre la Magistratura è al lavoro per ricostruire esattamente i fatti e riordinare con precisione gli orari anche per stabilire se il giovane è stato soccorso subito o meno, l’autopsia è rinviata a sabato.
Giorno in cui gli operai in rivolta chiuderanno le proteste avviate in questi giorni.