CronacaEconomia

Radioterapia metabolica: 800mila euro per un reparto chiuso

BARLETTA (BAT) – Le inaugurazioni sono state annunciate nel 2008, nel 2009, nel 2010. Poi ci hanno rinunciato. Anche perché ora, con il ‘Piano di rientro’ di mezzo, non se ne può nemmeno più parlare. La storia del reparto di Radioterapia Metabolica dell’Ospedale ‘Dimiccoli’ di Barletta, è, nostro malgrado, molto simile a quella dell’ormai famoso Nuovo Ospedale di Altamura.

Soldi spesi, struttura pronta, ma di aprire le porte al pubblico non se ne parla. Il primo dato lo forniamo subito: il costo totale dell’opera – mai partita – è di 800 mila euro. Di fondi pubblici.

Ora partiamo dall’inizio.

E’ il 2006 quando la Giunta regionale dà il via libera all’appalto per adeguare i locali al 7° piano dell’Ospedale ‘Dimiccoli’. 274mila euro. Partono i lavori con l’obiettivo di consegnare il tutto 120 giorni dopo. A metà dell’opera il primo stop. Alla Asl sorge il dubbio: sarà giusto collocare proprio lì il reparto? La risposta arriva 4 mesi dopo. “Si, come non detto, il posto scelto è quello giusto, riprendete i lavori!”

Ma naturalmente non fila tutto liscio, perché la società che si è aggiudicata l’appalto chiede un risarcimento per il tempo e il lavoro perso per cause non dipendenti dalla loro volontà. In più il materiale si è deteriorato e va sostituito. A farla breve da 274mila euro, ne servono 537mila.

I lavori, comunque, finiscono. Si spendono 600mila euro di impianto fognario, 150mila di piombatura del reparto, 50mila di suppellettili, si comprano le attrezzature, mobili, si prepara tutto, compreso i 5 posti-letto previsti.

E’ il 2010. Cosa impedisce, dunque, l’apertura del reparto? La risposta è davvero introvabile. Le ipotesi tante. Solita burocrazia, prova a pensare qualcuno. Ma per qualche e più agguerrito consigliere di maggioranza della zona, è una struttura privata poco distante da Barletta a remare contro, visto che aprendo un reparto pubblico, perderebbe gran parte dei pazienti che al momento devono rivolgersi o lì o a Pisa.

Ad oggi, comunque, la spiegazione che viene data è che mancano 4 infermieri e 2 ausiliari per poter partire. Effetti del blocco del turn over, dicono dall’Assessorato alla Sanità. Ma questa è una motivazione che vale oggi, ma non certo nel passato, visto che nel 2010 dalla Asl arrivavano annunci di procedure di assunzione di infermieri già in corso!

Ormai prevedere quando quei soldi pubblici potranno servire a qualcosa, è impossibile. L’attuale Direttore Generale della Asl Bat, Giovanni Gorgoni, infatti, fa sapere che anche quando sarà possibile assumere nuovo personale, non potrà certo dare la precedenza a quel reparto, visto che quelli base sono al collasso. Prima le emergenze, insomma.

L’Assessore Attolini parrebbe, invece, aver assicurato che la precedenza sarà data alla Radioterapia Metabolica.

Promesse, proclami, annunci ormai noti, di storie già viste e già sentite.

Articoli correlati

Famiglia sfrattata, Rotundo al Sindaco: “Intervieni”

Redazione

Capitale della cultura: Lecce incalza Taranto. Liviano chiede chiarimenti

Redazione

Case popolari, in aula l’accusatore: minacce di morte prima dell’udienza

Redazione

“Qui si lavora nella paura”: così la stazione è diventata terra di nessuno

Redazione

Furto da 15mila Euro in chiesa: ladro incastrato dalle telecamere. E i soldi tornano in parrocchia

Redazione

Straziota: “Emiliano abbia coraggio al di là della condivisione”

Redazione