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Tesoro: “Comprare il Lecce? Una mia idea e che caos in famiglia”

LECCE – La passione per il calcio e per il Lecce: ecco cosa ha spinto i Tesoro ha coltivare l’idea di rilevare la società giallorossa dalla famiglia Semeraro. Il passaggio definitvo ci sarà tra pochi giorni. Ospite di ‘Piazza giallorossa’, Antonio Tesoro racconta com’è nata l’idea della scalata alla società di via Templari.

“L’idea è stata mia – ha dichiarato Tesoro – a mio padre gli ho prospettato questo progetto dopo aver consultato i responsabili di Unicredit”.

La politica della famiglia Tesoro è quella dei piccoli passi. Al centro del progetto il tifoso. “Siamo persone semplici – afferma Tesoro – ci piace vivere con la gente, nella maniera più umile possibile. Per avere rispetto delle persone serve solo parlarci chiaro”.

Tesoro chiarisce ancora una volta l’avventura alla Pro Patria. Per la società lombarda, ha raccontato,  furono investiti 11 milioni di euro. Una gestione contrassegnata anche da qualche errore, ha ammesso, ma dove non è mai sbocciato quel giusto feeling ambientale.

“Mio padre è stato l’amministratore unico fino al 31 dicembre dello scorso anno e nella stagione in corso la sponsorizza versando nelle casse della società 250mila euro”, rivela Tesoro. Tesoro parla dunque del Lecce e di Lerda, preferito a Cosmi per un motivo molto semplice.  “Volevamo affidarci ad una persona che già conoscevamo – racconta – e poi Lerda rispecchia  molto il mio modo di vedere il calcio”.

Le vicende del calcioscommesse hanno reso l’estate della nuova proprietà molto tribolata con riflessi negativi sul calciomercato. Della vecchia guardia sono rimasti Giacomazzi, Esposito, Benassi. La tradizione calcistica leccese è stata una garanzia per i calciatori che sono arrivati e Tesoro racconta un aneddoto che riguarda Pià. “Lecce ha un  fascino particolare sui giocatori – continua l’Amministratore delegato giallorosso – non ho avuto grosse resistenze. Pià ha firmato senza sapere quanto gli offrivo e dopo ho scoperto che società come il San Marino gli avrebbero offerto il doppio”.

La piazza sembra apprezzare i primi passi della nuova proprietà in un contesto particolare per Tesoro. “Nella gente non sto notando il trauma per la doppia retrocessione – dice – ma sembriamo quasi reduci da una promozione. Un aspetto che porterà, secondo me, punti importanti”. Mentre attende il rientro di Chevanton parla anche della mancata conferma di Di Michele. “Non poteva aspettare – dice Tesoro – avevamo tempi diversi, ma nessuna polemica con lui, abbiamo chiarito”. Infine, indica in Cremonese e Virtus Entella le avversarie più temibili per il suo Lecce. “La Virtus Entella ha un organico di primo livello e una proprietà solida. La Cremonese ha una rosa all’altezza di un girone il cui livello è alto”.

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