LECCE – Nel Pdl le mamme-commesse continuano a far discutere. Dopo lo scontro fra il Consigliere comunale Antonio Lamosa e Filomena D’Antini, divampano le fiamme amiche. A gettar benzina sul fuoco è Roberto Martella, il quale paventa l’ipotesi che dietro il progetto portato avanti dall’Assessore provinciale D’Antini, volto al coinvolgimento di 26 mamme delle fasce più abbienti, ci sia l’ombra della speculazione politica: “Mi sorprende che il progetto delle mamme-commesse si espleti esclusivamente nella città di Surbo Brico Center e nella città di Lecce City Moda e Nemola, dove ruota l’attività politica dell’Assessore Filomena D’Antini–Solero – tuona Martella – Nei comuni di Tricase, Maglie, Galatina, Gallipoli, Nardò, Campi, Cavallino, non esistono mamme commesse e centri commerciali?”.
Ma l’affondo politico arriva dopo: “Registro che siamo alla fine di una campagna elettorale difficile a Lecce e ne inizia una nuova a Surbo. La politica non può essere usata a misura di Assessore, ma deve essere utilizzata a misura dei cittadini in scala provinciale. Sarebbe stato, inoltre, importante – conclude Martella, facendo sponda al collega a Palazzo Carafa – che in questo tempo di crisi, che anche i piccoli commercianti fossero coinvolti in questo tipo di attività come richiesto lecitamente dal Consigliere Lamosa”.
La replica della diretta interessata non tarda ad arrivare che di rispondere alle polemiche politiche proprio non ne vuol sapere, anzi getta acqua sul fuoco: “Le aziende sono state individuate a seguito di tavoli di concertazioni con le associazioni di categoria e datoriali. Dice al telefono. Vorrei ricordare – prosegue – che era presente anche il Comune di Lecce oltre alla Consigliera di parità. La D’Antini poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa e punge: “Voglio rassicurare il Consigliere Martella, presto mi attiverò per capire se il Dipartimento per la famiglia ha stanziato nuovamente risorse per le aziende, laddove le risorse ci dovessero essere, sarà mia cura convocare un tavolo con tutte le aziende della provincia, per presentare validi progetti e perchè no, inviterò anche lui”. Sulla speculazione elettorale la D’Antini taglia corto. Il progetto risale ad 1 anno e mezzo fa, lontano dalle campagne elettorali.