SALENTO- “Inconcepibile che noi albergatori per poter lavorare, semmai ci sarà l’opportunità, dobbiamo assumerci una responsabilità civile e penale tale da farci davvero riflettere sull’ opportunità di aprire o meno, e poi ci sono posti in cui le regole non esistono. Ma quale estate della responsabilità? Sarà l’estate dei dritti e dei fessi”. Come a dire: figli e figliastri, con regole invece che dovrebbero valere per tutti allo stesso modo. È l’amara riflessione di un albergatore salentino all’indomani del primo week- end dopo il lockdown che ha riportato la gente in strada, la riapertura dei locali, la ripresa della movida, la tintarella e i bagni al mare, con gli inevitabili assembramenti.
Torre dell’Orso, marina di Melendugno, è stata presa d’assalto da tante persone attirate dalla bellezza del mare, dal bel tempo, e dalla riapertura dei locali più gettonati. In barba alle norme anti-contagio però gli assembramenti, nelle aree fuori dalla competenza dei gestori, sono evidenti: sul lungomare e nell’anfiteatro nessuna distanza di sicurezza, la maggior parte delle persone senza mascherina, nessuno a controllare il rispetto delle regole. “Impossibile farlo- risponde il sindaco Marco Potì- non abbiamo uomini sufficienti per i controlli: il Governo stanzi i fondi per la sorveglianza”.
Assembramenti si sono registrati anche a Lecce. Un fiume di gente ha invaso via Trinchese, poi le transenne e i vigili hanno imposto il senso unico di marcia. Assembramenti anche nel cuore della movida leccese, in alcune zone di Gallipoli, a Santa Caterina.
Un banco di prova, questo sabato e domenica di prime aperture, dove se da una parte la gran parte dei gestori si è adeguata a tutte le norme di sicurezza, dall’altra il buon senso dei cittadini è stato lasciato a casa. L’euforia della libertà però potrebbe giocare brutti scherzi. E se da un lato i sindaci si sentono inermi di fronte a certe situazioni, dall’altro le forze dell’ordine sono chiare. ” Gli ammonimenti non bastano – dice il Questore di Lecce Andrea Valentino– insieme alle altre forze dell’ordine rimoduleremo gli interventi e saremo costretti a passare alle sanzioni laddove ci siano trasgressioni evidenti, perché gli spostamenti sono liberi ma gli assembramenti sono vietati. Le criticità emerse in questi due giorni e segnalate saranno quindi oggetto di servizi mirati”.