LECCE – (di Tonio De Giorgi) Dopo il Milan, sotto con la Juve. Ma non troppo. La squadra bianconera bisogna affrontarla con il necessario rispetto. “Dobbiamo concentrarci sul nostro percorso di crescita – afferma Liverani nella conferenza stampa di vigilia -, se pensiamo troppo a chi abbiamo di fronte rischiamo di perdere le nostre certezze. È una partita impari”. Il tecnico giallorosso guarderà dall’alto Mancosu e compagni a causa della squalifica arrivata in settimana. “Mi fa rabbia non essere in campo, accetto la squalifica, ma non la condiviso, bisogna essere meno permalosi”. La partita è di quelle proibitive anche se la Juve dovesse risparmiare qualche suo super campione. “Ognuno guarda nel proprio orticello – continua l’allenatore giallorosso -, faccio fatica a parlare di turn over per la Juve, le mie scelte non dipendono dalla presenza o meno di Cristiano Ronaldo. Non mi interessa chi giocherà, sappiamo che ci sarà da soffrire, ma scenderemo in campo anche con una certa spensieratezza”. Il tecnico romano potrebbe ripartire dalle scelte fatte al Meazza nel secondo tempo, con Petriccione e Farias subito in campo. E Falco inizialmente in panchina. “Falco ha ancora ampi margini di miglioramento – spiega -, è in ballottaggio. La risposta che mi ha dato chi è entrato a partita in corso contro il Milan è quella che vorrebbero avere tutti gli allenatori”. La Juventus di Cristiano Ronaldo al Via del Mare era un sogno fino a qualche mese fa, la presenza della Vecchia Signora dopo sette anni è il traguardo raggiunto dal presidente Sticchi Damiani e dai suoi soci che sono partiti da molto lontano. “Il mio stato d’animo è quello dei tifosi e della proprietà – aggiunge -, non dimentichiamo da dove veniamo. Ospitiamo una delle migliori squadre d’Europa che nelle stagioni con Allegri in panchina è arrivata due volte in finale di Champions. Stimo sia Allegri che Sarri. Il primo ha saputo sfruttare le qualità di giocatori mondiali; il secondo è un perfezionista e ha appena iniziato il suo percorso”.
