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Lecce, Falco: “Nessun caso. Liverani mi farà crescere. Giriamo a 30, poi vediamo”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Di lui si erano perse le tracce dalla partita contro il Cittadella quando Falco uscì di scena al quattordicesimo del secondo tempo per lasciare spazio a Tabanelli. Dopo un lungo stop per un problema muscolare è tornato a volare e a far volare il Lecce. Sua la rete decisiva a Cosenza che ha regalato la vittoria alla squadra leccese. “Ci voleva – afferma il trequartista giallorosso -, sia per me, per riprendere confidenza con il gol, che regala sempre emozioni forti, sia per la squadra, tornata al successo”. L’assenza dai campi di gioco gli ha fatto perdere sicuramente un po’ di smalto, che cercherà di recuperare approfittando della pausa del campionato. “Sicuramente la sosta mi aiuterà a recuperare dal punto di vista fisico”, assicura il calciatore di Pulsano, per il quale quale si è cercato di far nascere un caso. “Voglio chiarire che non c’è mai stato un caso, forse si è creato fuori – spiega -, magari ero un po’ arrabbiato dopo la sostituzione contro il Cittadella, però il mister mi può aiutare tantissimo a crescere. Inoltre, a Verona ero infortunato, ma chiesi di andare in ritiro con la squadra. Dopo Verona, invece, avevo recuperato, ma durante la rifinitura ho sentito fastidio e non potevo rischiare. E vi spiego perché  Liverani ha parlato di serenità mentale: quando non sto bene fisicamente non mi libero mentalmente e non riesco a essere sereno in campo”. Finora Falco è stato impiegato sia come trequartista che come seconda punta; una doppia soluzione che non può che tornare utile al tecnico giallorosso. “Posso fare sia l’uno che l’altro – ammette -, giocando da trequartista posso entrare nel vivo dell’azione, abbassarmi per cercare il pallone e innescare gli attaccanti. Però anche da seconda punta posso fare bene perché Mancosu stesso può servirmi assist e permettermi di stare più vicino all’area di rigore”. Un Lecce che anche senza Falco ha scalato posizioni di classifica importanti. “Possiamo e dobbiamo crescere ancora – continua -, siamo sulla strada giusta, ci alleniamo tutti con la stessa intensità. Continuando così possiamo toglierci ancora più soddisfazioni. Finora abbiamo affrontato squadre fortissime e ne siamo usciti alla grande, adesso invece avremo partite più abbordabili, ma solo sulla carta perché in B sono tutte difficili. Restano sei partite alla fine del girone di andata e dovremo fare più punti possibile, magari arrivare a trenta che ci permetterebbe di guardare con occhio diverso al girone di ritorno. Forse potevamo avere qualche punto in più, ma ci sono anche le avversarie. Se giocassimo come i primi venti minuti di Cosenza andremmo direttamente in A. Quello che non deve mancare è un’attenzione maggiore nei secondi tempi cercando e chiudere le partite quando ne abbiamo la possibilità. La squadra che finora mi ha impressionato di più è stato il Palermo, magari non gioca benissimo, ma è una squadra fisica, è quella da battere. Con il Pescara ce la siamo giocata alla pari e se fossimo rimasti in undici avremmo vinto. La squadra che mi è piaciuta di più è stata il Cittadella, gioca un buon calcio come noi. Se riusciamo a tenere sempre la spina attaccata possiamo giocarcela con tutti”. Nel reparto offensivo Liverani ha davvero l’imbarazzo della scelta e può assortire il settore avanzato come meglio crede. “Con Palombi ci completiamo – aggiunge -, lui è bravo a trovare la profondità, che è la sua arma migliore”.  Alla ripresa il Lecce affronterà al Via del Mare la Cremonese. “L’ho affrontata diverse volte – ricorda -, una buona squadra che può puntare ai play off, sarà una partita difficile, c’è un nuovo allenatore che credo abbia portato pure entusiasmo, giocheranno con il 3-4-1-2, simile al nostro; una sfida che si deciderà sui duelli: chi ne vince di più porterà a casa i tre punti”.

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