LECCE- Festa in Chiesa per l’arcivescovo Michele Seccia per l’imposizione del Pallio da parte del Nunzio apostolico inviato a Lecce da Papa Francesco. Si tratta di un evento importante, avvenuto proprio in occasione della Festa della Natività della Beata Vergine Maria e in coincidenza con il XXI Anniversario dell’ordinazione episcopale del vescovo di Lecce. Inutile commentare la grande Emozione vissuta durante la cerimonia, che ha visto la partecipazione di tanti sacerdoti e fedeli, del card. Salvatore De Giorgi e degli altri quattro vescovi del Salento: Negro, Caliandro, Filograna e Angiuli.
Il Pallio, ricordiamo, ha soprattutto un significato cristologico: è fatto di lana, che simboleggia la pecora smarrita, porta gli spilloni e delle croci , che a loro volta simboleggiano il Buon Pastore che dà la vita per le sue pecore. “Il pallio che ho ricevuto – ha spiegato il vescovo – è come il giogo dei buoi. E come tutti i gioghi è a due posti. Un posto lo occupo io, l’altro è di Cristo: cioè di tutti voi, di ciascuno di voi. Ciò vuol dire che accanto al vescovo c’è sempre un posto libero. E il pallio – ha continuato – prima che un segno di autorità gerarchica è un segno del servizio perché il giogo ci aiuta ad ascoltare meglio la voce e la vita di chi ci è accanto. Può uno dei due buoi sotto il giogo fermarsi a bere e l’altro tenere il muso in alto? No! Il giogo li tiene uniti, li fa camminare insieme, fa condividere loro la stessa via”.