BARI- Il futuro delle Sanitaservice potrebbe essere tutto da riscrivere. E’ quello, almeno, a cui sta lavorando la Regione Puglia con un pool di esperti incaricati dal governatore Emiliano. Il punto è che una sentenza del Tar ha sparigliato le carte: hanno ragione i privati – sostengono i giudici – quando chiedono che alcuni servizi non siano più affidati dalle Asl alle Sanitaservice in maniera esclusiva e senza gara. Il caso è stato sollevato da un privato di Brindisi che ha deciso di far appello ai giudici per rimarcare il concetto della libera concorrenza. E così sarà, tant’è che la Regione, alla luce della sentenza, è tornata a interrogarsi sulla funzione delle Sanitaservice.
Una delle ipotesi in campo è la fusione di tutte le società in house in una unica SanitàService regionale. Ma potrebbe anche esserci la possibilità di propendere per lo smantellamento delle società e lo smistamento dei dipendenti negli altri settori. Un dato di fatto è che non si possono gli oltre 1000 dipendenti, assunti grazie alla decisione assunta alle 4 del mattino di quel tumultuoso Consiglio regionale del 2010. Non saranno lasciati in mezzo ad una strada, certo, ma una soluzione va trovata.
“Stiamo valutando le decisioni del Tar – ha commentato Giancarlo Ruscitti, direttore generale del dipartimento Sanità della Regione – e con gli esperti, stiamo cercando di comprendere in che misura poter utilizzare le Sanitaservice. Una delle ipotesi è la fusione, il presidente di Regione ha chiesto parere ai legali per capire se questa strada è percorribile. Ma è bene chiarire – ha concluso Ruscitti – che le Sanitàservice sono di proprietà, al 100%, delle Asl. Noi possiamo dare un atto di indirizzo ma la decisione finale spetta alle aziende sanitarie locali”.
