LECCE- Un piano provinciale per l’emergenza migranti. Questo l’ordine del giorno dell’incontro in prefettura che ha visto collaborare in sinergia dal Prefetto, i rappresentati delle forze dell’ordine e ben30 comuni della provincia di lecce, inclusi quelli costieri maggiormente interessati dal fenomeno.
“Nessuna emergenza in corso– sottolinea il Prefetto- e nessuna segnalazione di rischio di sbarco massivo”.
L’obiettivo è quello di creare uno strumento di prevenzione per affrontare la straordinarietà del fenomeno immigrazione. I costi saranno prevalentemente a carico del Ministero degli interni.
Da parte dei comuni la disponibilità di convertire, nelle successive 48 ore dallo sbarco, strutture destinate ad altro uso in centri di prima accoglienza che garantiscano l’intervento sanitario appropriato e il soddisfacimento dei bisogni di prima necessità.
Novità assoluta prevista nel piano, l’introduzione di due applicativi tecnologici. Il primo strumento consentirà, appena presa conoscenza dello sbarco da parte delle forze dell’ordine, una comunicazione immediata che consenta l’attivazione degli strumenti d’accoglienza dei comuni più vicini.
Questi ultimi potranno avere da subito informazioni sul numero dei migranti, sulle specificità come sesso e stato di salute e il numero di bambini. Una possibilità in più per velocizzare e coordinare al meglio le azioni di soccorso adeguate alle necessità di ogni singolo caso.
Il secondo strumento informatico consentirà invece il ricongiungimento di quei nuclei familiari che durante le manovre di sbarco e smistamento provocano l’allontanamento dei componenti di una stessa famiglia.
Un passo in avanti dunque perché quello dell’accoglienza possa diventare, con il supporto della tecnologia, un processo 3.0.
