LECCE- File di ore, con numeretti alla mano per le prenotazioni , genitori infuriati e impiegati con le mani nei capelli. E’ il primo risultato della rivoluzione digitale nel servizio mensa nelle scuole dell’infanzia e primarie del comune di Lecce , che arriva a pochi giorni dalla fine dell’anno scolastico.
I genitori, presi alla sprovvista, sono stati costretti quindi a raggiungere in massa l’ufficio scolastico di viale Ugo Foscolo per iscriversi al nuovo sistema che manda in soffitta i buoni pasto cartacei e adotta il sistema del pagamento on line con carte di credito o prepagate.
Tutto più semplice? Forse, un giorno. Per il momento è solo caos, ma senza via d’uscita perché il termine è categorico: dal 16 maggio in poi i bambini non iscritti non potranno mangiare a mensa, come comunicato con un avviso distribuito a scuola ai piccoli alunni solo due giorni fa. E per chi ha ancora i buoni cartacei dovrà riconvertirli.
Dal 16 maggio ogni scuola avrà a disposizione un tablet sul quale verranno segnate giornalmente le presenze dei bambini . Ogni pasto sarà scalato da un budget che i genitori, on line, avranno precedentemente pagato. Per far fronte ad una vera e propria “emergenza”, uffici aperti in via straordinaria anche il pomeriggio , ma la giornata, per i genitori, è comunque persa. E pensare che tra un po di giorni, i bambini a mensa non ci mangeranno più.