Cronaca

Rifiuti per strada, fine del caos: riprende la raccolta

LECCE- I 27 Comuni del nord Salento possono tirare un sospiro di sollievo. Riparte la raccolta della spazzatura. Dalla serata, a Lecce, operazione di svuotamento dei cassonetti, rimasti stracolmi dopo il fine settimana. Dalla mattinata di martedì, tutto torna come prima. Almeno per ora. Da questo pomeriggio, gli oltre 40 camion in fila fuori dai cancelli dell’impianto di biostabilizzazione di Cavallino hanno ripreso man mano a conferire. Intanto, un punto fermo emerge da questa prima avvisaglia di crisi: l’ampliamento della discarica di contrada Le Mate, sempre a Cavallino, è congelato, in attesa che la Regione Puglia stili il nuovo piano rifiuti e capisca se e come optare per l’allargamento del sito.

Ma andiamo con ordine. C’è il problema della contingenza. Il nord Salento ha retto ad un urto che poteva essere anche più grave. Di sicuro bisogna organizzarsi perché non riaccada. E questo perché sulla provincia leccese ricade a cascata qualsiasi inceppamento a monte del sistema nel Tarantino. Cos’è accaduto in questi giorni? Nella discarica Cisa di Statte, dove l’ex Ato Le1 dal primo marzo spedisce i rifiuti trattati a Cavallino, sono stati stoppati i conferimenti. Il nodo è tecnico: ogni 2500 tonnellate, bisogna effettuare le analisi per la caratterizzazione. Il che significa che i rifiuti devono restare in quarantena per quattro giorni.

Ecco perché, fra venti giorni, c’è il rischio che il copione possa ripetersi. È la ragione per la quale, mercoledì mattina, alle 12, presso l’Oga di Lecce sono stati convocati i gestori dei due impianti. La Regione, infatti, ha già fatto sapere di non avere intenzione di emettere un’ordinanza urgente per consentire ai camion di sostare nel piazzale della Cisa di Statte, dopo lo svuotamento dei biotunnel di Cavallino.

Oltre la contingenza, c’è il nodo prospettiva, che ruota attorno al raddoppio della discarica Le Mate. La Regione ha messo in stand by il progetto, almeno fino al prossimo Piano Rifiuti. Tradotto significa che, entro il 18 aprile, per non perdere i fondi europei stanziati, si provvederà a pubblicare un bando privo di questa parte. Riguarderà, infatti, solo l’ammodernamento dell’impianto di biostabilizzazione: 2 dei 4 biotunnel serviranno a raccogliere l’umido e a produrre compost.

“Le dichiarazioni di Gorgoni e del sindaco di Cavallino Michele Lombardi sono per noi una vittoria”, dice Emanuele Lezzi del Coordinamento Comitato No discarica, che preannuncia una lettera di diffida all’amministrazione comunale.

Articoli correlati

Bpp, nel 2014 utile netto di oltre 10 milioni

Redazione

Ferri arrugginiti e pavimentazione dissestata, una piazza pericolosa e poco accogliente all’entrata della città

Redazione

“Mi scusi, lei è morto” …e lo protestano!

Redazione

Liviano su Fb: “Accusato sull’unica vera ricchezza che ho… l’onestà”

Redazione

Oltre 8mila firme leccesi per la proposta di legge della Cisl per un fisco più equo

Redazione

Rifiuti interrati, ruspe pronte a tornare a scavare

Redazione