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Emozione Curiale: “La mia pace arriva da lassù. Uniti faremo un grande campionato”

LECCE (di Carmen Tommasi) – Da lassù qualcuno in questi mesi difficili lo ha protetto, coccolato e guidato. Dàvis Curiale lo sa e si emoziona al solo ricordo del caro papà Vito, nome dato anche a suo figlio. Quello all’Akragas è stato il gol della liberazione, della gioia infinita, la rete che lo fa ancora emozionare, con il sotto maglia con la scritta “Peace and Love”. Parole che stanno a significare, come lui stesso spiega, sentimenti importanti. A Agrigento il bomber ex Trapani, Frosinone e Grosseto, si è sbloccato e ha segnato il primo centro in campionato. Una rete importante, in uno stadio, l’Esseneto, dove l’attaccante nato a Colonia ma di origini siciliane è andato a segno anche nel lontano 2005, quando militava nella squadra del suo paese, Campobello di Mazara (che allora ha pareggiato 1-1, proprio ad Agrigento, contro l’Akragas).

Un segno del destino, forse, che segna sicuramente un nuovo inizio con la maglia giallorossa: “Dovevo avvicinarmi a casa per ricevere la mano dall’alto e la pace di una persona importante che per me non c’è più (si riferisce al papà, ndr). Se a gennaio vado via? Ci sono state delle voci di mercato ultimamente sul mio conto, ma posso assicurare che non sono vere e non so nemmeno da dove nascono. A me non piace lasciare brutti ricordi nelle piazze dove ho giocato –spiega l’ex Trapani, classe ’87- e voglio dimostrare chi sono. So di poter dare ancora tanto, il mio campionato è iniziato domenica scorsa. Devo recuperare il terreno perso in questo primo periodo, ripagare la fiducia e l’affetto che tutti mi hanno dato fino ad adesso”.

SORRIDI, SI RIPARTE – Il giocatore, 27 anni, spiega con molta lucidità, il valore della sua marcatura di domenica scorsa: “Dopo un periodo difficile a livello personale da un punto di vista calcistico, il gol di Agrigento è stata una liberazione per me, per l’ambiente e per i compagni, che mi sono stati vicino ed in più è arrivata una grande vittoria. Nell’occasione del gol speravo che quella palla passasse per poterla spingere in rete. Non so se il pallone l’ha toccato Papini, ma credo che lo abbia fatto il portiere. Sapevo, comunque, che il gol sarebbe arrivato ed è stato così”.

LECCE, SEI BELLA – Il primo periodo nel Salento non è stato di certo facile per l’attaccante nato a Colonia: “A Lecce mi trovo bene, la città è bellissima, i tifosi non si discutono e se siamo tutti uniti possiamo fare un ottimo campionato. All’inizio ci ho messo un po’ ad ambientarmi, è vero, ma credo sia normale. Ora spero solo di ricambiare la stima e la fiducia che tutti stanno dimostrando nei miei confronti e lo devo fare. Il campionato è ancora lungo e credo che nel girone di ritorno le squadre cosiddette piccole, magari, avranno bisogno di punti e giocheranno in maniera più aperta e, forse, diventerà più facile far gol e ottenere vittorie. Liguori ha detto che sono il primo acquisto di gennaio? Lo ringrazio, mi fa tanto piacere questo e so benissimo che devo fare il mio dovere…”.

VOLARE ALTO –  L’obiettivo personale è quello di ritornale ai soliti livelli realizzativi: “La mia speranza è quella di confermarmi sui livelli realizzativi degli ultimi due anni e di segnare gol pesanti per il Lecce. I miei compagni volevano farmi sbloccare con i loro assist? Lo so e da questo si vede che mi vogliono bene (sorride, ndr). Braglia? Il mister crede molto in questa squadra, è una  persona che non ci ‘regala’ molti punti di riferimento durante la settimana, in modo da mantenere alta l’attenzione. Solo chi ha lavorato bene in allenamento scende in campo la domenica, non guarda in faccia nessuno quando deve effettuare le sue scelte“.

Mosca e CurialeSUPER MOSCA – Poter giocare in avanti accanto ad un elemento come Davide Moscardelli è sempre un grande piacere: “Davide non si discute e anche quando non è al 100 % con le sue giocate è sempre decisivo. Speriamo per tutti noi, però, che riesca a ritornare al top, perché lui è molto importante. A livello personale, poi, per me è solo un onore poter giocare accanto a lui, posso solo imparare. Per il resto, dobbiamo mantenerci sempre vicini al primo posto, la Casertana sta facendo un grandissimo campionato e noi, ripeto, con il potenziale che abbiamo dobbiamo restare attaccanti in avanti in classifica. Il Messina? Sarà una partita molto dura. Loro hanno la miglior difesa del girone, qui vince chi corre di più e noi dobbiamo fare bene. Se lo meritano tutti…”.

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