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Progetto “Dicet”: oggi la consegna di 20 attestati

LECCE- Si conclude oggi 28 Novembre 2015, il progetto DICET Formazione dell’Università del Salento, connesso al progetto DICET-INMOT-ORCHESTRA finanziato dall’Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013-Smart Culture e Turismo.

L’evento finale, con la consegna degli attestati ai 20 formandi,  nell’aula Convegni del Seminario Vescovile di Lecce in Piazza Duomo. Al meeting conclusivo, coordinato dal professore Lucio Calcagnile, Ordinario di Fisica Applicata del Dipartimento di Fisica e Matematica “Ennio De Giorgi”, dell’Università del Salento e Responsabile del progetto, saranno presenti l’ing. Alessandro delli Noci, assessore all’innovazione del comune di Lecce, e il prof. Gianluca Quarta co-responsabile del progetto e presidente del corso di Laurea in Diagnostica dei Beni Culturali.

Presenti anche il presidente dell’AIAR , L’Associazione Italiana di Archeometria, Prof. Carmine Lubritto e il dott. Maurizio Quagliuolo , segretario generale di Herity International e  l’assessore alla formazione, università e lavoro della regione Puglia. Sebastiano Leo. 

Il corso di formazione, che ha visto come soggetto attuatore l’Università del Salento, è stato strutturato in due diversi profili rivolti alla formazione di dieci allievi ciascuno in “Cultural data expert” e “Service data expert” dei Beni Culturali.

Il percorso formativo, della durata complessiva di milletrecento ore, è stato suddiviso in tre diversi moduli per ciascun profilo e un’attività conclusiva volta, prevalentemente, al job placement. Al termine del percorso  i formandi hanno svolto un periodo formativo che è consistito in attività di stage, training on the job e nella partecipazione a seminari specialistici su tematiche pertinenti il progetto. 

” Un progetto, quello appena concluso – per l’assessore all’Innovazione della città di Lecce, Alessandro Delli Noci – che ha dimostrato come una città possa ambire a diventare smart city, partendo dalla valorizzazione del suo patrimonio materiale ed immateriale. Il progetto ci ha dato la possibilità di sperimentare nuove tecnologie, applicate al turismo ed alla promozione, che permettono di proporre un’offerta differente, come il museo virtuale e l’applicazione “Beep Trip”già scaricabile e facilmente individuabile grazie agli hotspot. In questo caso è da sottolineare anche l’importante valorizzazione del patrimonio immateriale: la preparazione di 20 giovani che hanno avuto la possibilità, unica, di approfondire queste tematiche e che, mi auguro, trovino occupazione nel nostro territorio”

 

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