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LE PAGELLE, Melfi-Lecce 0-1: promossi e bocciati tra i giallorossi

MELFI (di Carmen Tommasi) – Le pagelle del match Melfi-Lecce allo stadio “Arturo Valerio” vedono i padroni di casa molto timidi ad inizio match, ma che hanno la prima vera occasione gol della gara con Maimone, al 5’ pt, che di testa spreca e spedisce sopra la traversa. Gara piacevole, dai ritmi non altissimi per tutta la prima frazione di gioco con continui capovolgimenti di fronte tra le due squadre e con i padroni di casa ancora pericolosi al 20’ con Giacomarro, ma Perucchini salva in due tempi. Sul finire del primo tempo, gli ospiti alzano i ritmi, ci prova Vécsei ma non impatta bene la sfera: si va negli spogliatoi sullo 0-0. Nella ripresa il Lecce parte subito forte e pressa alto, ma gli ospiti si chiudono a dovere e ripartono bene quando devono. Al 19esimo Lepore con un bel destro porta i suoi in vantaggio e poco dopo Curiale cerca il raddoppio ma trova un buon Santurro. I gialloverdi non reagiscono a dovere: finisce 1-0, Papini e soci tirano un sospiro di sollievo e si godono la seconda vittoria di fila.

Filippo Perucchini: PIPPO C’È. Para in due tempi, al 20’, un tiro dalla distanza di Giacomarro e per il resto fa buona guardia fino alla fine del match. Come nel caso, del debole colpo di testa di Cason. VOTO: 6.

Gianluca Freddi: SCRUPOLOSO. Il centrale romano, torna titolare dopo aver scontato un turno di stop per squalifica, fa vedere di poter essere un punto di riferimento per la retroguardia salentina, dimostrandosi attento e volenteroso. Un po’ troppo sicuro dei propri mezzi in alcune occasioni e per questo, forse, appare (a tratti) superficiale. VOTO: 6.5.

Francesco Cosenza: LUNGIMIRANTE. “Ciccio”, uno degli ex della gara, non è mai disattento nell’anticipare gli avversari e quando va in affanno (spesso e volentieri nel primo tempo) ci mette l’esperienza. I tre davanti del Melfi sono in giornata positiva e lui prova a spegnere nel migliore dei modi la loro “verve” offensiva. VOTO: 7.

Nicolò Gigli: ENFANT PRODIGE. Il tecnico di Grosseto lo schiera titolare per la seconda volta di fila e l’ex Fiorentina lo ripaga con una prestazione generosa. Ha quasi sempre la meglio sui duelli aerei e sembra crescere l’intesa con i più esperti compagni di reparto. VOTO 6.5.

Franco Lepore: VALE TRE PUNTI. Sembra spaesato ad inizio match, fa fatica a ripartire e sbaglia qualche appoggio di troppo. Ritorna, poi, il solito giocatore pimpante con il passare dei minuti, ma fa fatica a brillare. È suo lo splendido gol vittoria, cercato e meritatamente arrivato. Dall’83esimo lascia il posto a Lo Bue. VOTO 6.5.

Balint Vècsei: VOGLIOSO. Il biondo ungherese corre per due e si impegna più che può. Cerca anche il gol sul finire del primo tempo, ma in scivolata spedisce di poco fuori e per il resto è un moto continuo. Deve raffinare sicuramente alcuni “movimenti”, ma la strada è in discesa. Meno bene nel secondo tempo. VOTO 6.

Giuseppe De Feudis: ESPERTO. Prezioso sia in fase di costruzione che in quella di ripiegamento: parla poco, ma gioca bene. Fa tantissimo lavoro sporco per i suoi, anche se l’ex Toro perde di lucidità col passare dei minuti (ma non è il solo). VOTO: 6.5.

Romeo Papini: L’UOMO OVUNQUE. Il buon “Papo” serve i compagni, costruisce, spezza il gioco e sbaglia anche qualcosina perdendo qualche pallone di troppo. Ma dopo 94’ di sacrificio (seppur “frammentati”), gli si può perdonare quasi tutto. VOTO 7.

Matteo Legittimo: PENDOLINO.  Si preoccupa sia di difendere che di spingersi in avanti. A volte perde la bussola, ma l’apporto ai suoi non manca di certo. VOTO 6.

Abdou Doumbia: FANTASIOSO. Fa una bella incursione nel primo tempo su invito di capitan Papini che fa tremare gli avversari e poi il francese si prende qualche piccola pausa. Palla al piede è un pericolo un po’ per tutti, per Amelio in primis. In crescita, ma fin troppo timido e impreciso in alcune circostanze. Ci mette anche lo zampino nel gol del leccese, Checco Lepore. Dall’86esimo entra in campo Salvi. VOTO 6.

Davis Curiale: GIOCOLIERE. Si dà un gran da fare sin dai primissimi minuti di gioco, non crea grossissimi problemi alla difesa di casa, ma è suo il primo tiro in porta dei giallorossi nel primo tempo. Può portare il Lecce sul 2-0, ma da buona posizione spara centrale su Santurro. Cala con il passare dei minuti ed è chiaro che non sia ancora al top dopo l’infortunio al ginocchio. L’impegno e la voglia non mancano. VOTO 5.

Francesco Lo Bue (dall’84’ st) s.v.

Stefano Salvi (dall’86’) s.v.

Abou Diop (dall’88’) s.v.

Allenatore Piero Braglia: E SONO SEI. Dal 4-4-2 di sabato scorso, prima partita alla guida dei giallorossi, passa ad una difesa a tre e il suo Lecce si dimostra in crescita, ma anche e soprattutto con un atteggiamento mentale propositivo. C’è ancora tanto da lavorare e da raffinare, ma nelle due partite della sua gestione si è vista una squadra positiva (e anche vincente). VOTO 6.5.

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