Politica

Nasce il partito di Fitto, si chiama “Associazione Conservatori e Riformisti”

BARI –Abbiamo costituito un’associazione che si chiama Conservatori e Riformisti e che si ispira al gruppo del Parlamento europeo. Siamo già stati dal notaio“, sottolinea Raffaele Fitto parlando dell’associazione conservatori e riformisti di cui ha annunciato la nascita.

“Ci ispiriamo – prosegue – al gruppo europeo dei Conservatori e riformisti e aderiamo alla Fondazione New direction. Abbiamo avviato un percorso, formulando anche una richiesta di ingresso al nuovo gruppo europeo e ora attendiamo la valutazione e l’approvazione”.

 L’accelerazione probabilmente dopo la definitiva rottura tra il leader di Oltre e l’ex Presidente del Consiglio in visita nello scorso week end nel Salento. Per Fitto i gruppi alla Camera ed al Senato ci saranno se i parlamentari liberamente aderiranno e se coloro che hanno aderito alla lettera scritta a Cameron saranno con lui risponde: “Non lo so è Troppo presto anche per il simbolo e comunque ancora non lo abbiamo. E’ solo un’associazione, lo vedremo dopo”.

 La prospettiva in caso di elezioni anticipate? Per l’eurodeputato “Se le elezioni saranno nel 2018 – è indispensabile che il centrodestra, alternativo al centrosinistra, si organizzi per fare delle primarie sui contenuti e sugli uomini. Dobbiamo avere il coraggio di guardare al futuro ed è necessario dare rappresentanza a una larga fetta di cittadini mettendo in campo un centrodestra che sia attento al confronto sui contenuti e le regole. Tra Salvini e Renzi c’è uno spazio molto ampio”. Lo dice Raffaele Fitto chiarisce che a livello europeo non saranno “né con la Merkel, né con la Le Pen”. Cosa succederà nelle amministrazioni comunali? Gli eletti fittiani nelle liste di Forza Italia lasceranno i gruppi azzurri e costituiranno i nuovi gruppi dei “Conservatori e Riformisti”? Intanto a Palazzo Carafa sembra esserci l’avvicinamento, al nuovo corso berlusconiano di Roberto Martella, Rocco Ciardo, Fernando Calo, Fiorino Greco oltre ai certi Paride Mazzotta, Nunzia Brandi e probabilmente Giampaolo Scorrano.

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