LECCE- Se il Partito Democratico di Lecce continua a manifestare contro il piano di riordino voluto dal Pd stesso e dalla giunta Vendola, non è differente la situazione dal punto di vista politico a margine delle elezioni provinciali di Taranto. Questo piano di riordino non è nostro, gridano paradossalmente i democratici di Lecce.
Per Antonio Maniglio non sarebbe in discussione l’approvazione in quanto, i partiti della maggioranza vendoliana, si sarebbero già opposti durante una riunione dei gruppi. Sempre più dilaniato, quindi, un partito che teme di cadere sulla sanità dopo 10 anni di governo così come fu, per Fitto, dopo i suoi 5 che lo condussero alla sconfitta post riordino. Pentassuglia vuole concertare ma dal Salento si dice no e le opposizioni hanno gioco facile.
La sanità, per il Partito Democratico , non è il solo problema. così come la visione su questo argomento tra Bari e Lecce è nettamente divergente anche la valutazione post sconfitta di Taranto determina spaccature. Per Emiliano, al quale qualcuno ha dato la colpa della candidatura di Lopane, si dovrebbero dimettere coloro che hanno votato per il presidente forzista della provincia ionica.
Se dovesse passare questa posizione, il primo a dover far un passo indietro sarebbe l’attuale parlamentare Pelillo, già assessore della giunta Vendola. Traendo le conclusioni chiacchere da bar e giochi strumentali per affrontare una campagna elettorale fingendosi: partito di governo ed anche di opposizione
