Cronaca

Marò, malore per Latorre: ministro Pinotti vola in India

NEW DELHI- E’ iniziato con un malore settembre, il 31esimo mese in India, per Massimiliano Latorre. Sono 2 anni e sette mesi che il marò tarantino si trova in quello stato, assieme al collega Salvatore Girone. I fucilieri del battaglione San Marco sono ritenuti responsabili dell’uccisione di due pescatori indiani: incidente consumato durante una missione antipirateria nel febbraio del 2012.
Per Latorre è stato necessario il ricovero in ospedale. I primi sentori che qualcosa non andasse, sono stati avvertiti dal militare già in serata. Nella notte, il ministro della Difesa italiano Roberta Pinotti, ha preso il primo volo per l’India. Le condizioni del marò tarantino non sarebbero gravi, ma il politico vuole accertarsi personalmente dello stato di salute del militare italiano. Anche i familiari sono al fianco del fuciliere che, al momento, è ricoverato nel reparto di neurologia dell’ ospedale di Nuova Delhi.

Secondo quanto dichiarato in un comunicato del ministero della Difesa Latorre ha risposto bene alle prime cure mediche. impazzano intanto sul web i messaggi di solidarietà e vicinanza per il marò, ma soprattutto la notizia del malore ha fatto scaldare di nuovo i toni sul caso. la marina militare ed i colleghi di Latorre e Girone, le associazioni e i cittadini, non accettano il trattamento riservato ai due. Non accettano che ancora non sia stata riconosciuta, dopo quasi tre anni, la giurisdizione italiana. Rabbia e polemica si erano scatenate già dopo la notizia delle nozze della terzogenita del magnate indiano Pramod  Agrwal a Savelletri di Fasano: Brindisi accoglie il matrimonio mentre i marò restano in India.

Il ministro agli Esteri Federica Mogherini – che intanto ha contattato la compagna di Salvatore, Paola Moschetti, per esprimerle la propria vicinanza – assicura che la vicenda è questione prioritaria nell’ agenda del governo. Governo che tanto ama usare, per le sue riforme, il termine “sbloccare”, e allora speriamo proceda anche con lo “sblocca marò” e che metta fine ad una cosi tortuosa vicenda.

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