LECCE- Un’immersione nel rapporto figlia-padre-patria, un conflitto familiare in cui l’esercizio dell’autorità paterna è spesso una fonte di disagio e di violenza. Un tema rappresentato nello spettacolo “La parola padre”, prodotto da Koreja, vincitore di premi importanti, scritto e diretto da Gabriela Vacis e di scena sul palco dei cantieri teatrali.
Uno spettacolo che rientra a pieno titolo nella rassegna colpi di genio, la campagna di sensibilizzazione ed educazione per prevenire e contrastare la violenza sulle donne e sui bambini attraverso il teatro, promossa dall’assessorato provinciale alle Politiche sociali e alle Pari opportunità guidato da Filomena D’Antini Solero.
Sul palcoscenico si alternano sei giovani attrici, selezionate durante un giro di seminari tenuti da Koreja nell’Europa centro orientale. Tre sono italiane, una è polacca, una è bulgara, una è macedone: a partire dalle loro vicende personali, raccontano storie vere e imbastiscono una rappresentazione che ha al suo centro il rapporto dell’universo femminile con la figura paterna. Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria e con i loro padri, e lo raccontano attraverso immagini, danze, musiche e parole.